The Champagne & Sparkling Wine World Championships (CSWWC), prestigioso concorso internazionale dedicato esclusivamente al mondo degli spumanti, all’edizione 2022 premia 69 Trentodoc con altrettante medaglie – 22 ori e 47 argenti. Il Fondatore e Presidente Tom Stevenson, commenta così il risultato “Trentodoc not only outperforms all Italian sparkling wines, but all sparkling wine regions in the world with the single exception of Champagne” ovvero “Trentodoc non solo supera tutti gli spumanti italiani, ma tutte le regioni spumantistiche del mondo con la sola eccezione dello Champagne”.
Tra i 69 Trentodoc premiati vi sono tutte le tipologie di Trentodoc – il cui riposo sui lieviti può variare da un minimo di 15 mesi per il Senza Annata a un minimo di 24 mesi per il Millesimato – con una prevalenza della tipologia riserva. Il disciplinare richiede un periodo minimo di maturazione sui lieviti per definire un Trentodoc Riserva di 36 mesi, ma tutte le case spumantistiche trentine prolungano di parecchio il tempo questo periodo, grazie ad un territorio unico e alla capacità degli enologi e a tutto vantaggio del vino nel calice.
L’altitudine e la montagna, peculiarità identitarie di Trentodoc, rappresentano anche una grande risorsa di fronte ai cambiamenti climatici in corso: il 70% del territorio trentino è posto sopra i 1.000 metri s.l.m., il 20% sopra i 2.000 e sono 94 le vette che superano i 3.000 metri. Questa posizione territoriale di favore permetterà di alzare al bisogno, a livello di altitudine, la coltivazione dei vigneti, conservando la qualità del prodotto finale.
Coltivato in altitudine fino a 900 m.s.l.m., Trentodoc è stato il primo metodo classico a ottenere la DOC in Italia e fra i primi al mondo.