L’Osteria Pratellino non è solo un rifugio dove si ha la certezza di mangiare e bere bene, è competenza culinaria, passione, iniziativa, spirito innovativo e anche amore per l’arte. L’oste Francesco Carzoli è solito aprire le porte del suo locale a pittori e scultori, tre nell’arco di un anno, accogliendone le opere per offrire agli avventori stimoli e rimandi visivi.

E’ stata inaugurata all’Osteria “A spasso con Cristina”,  la personale di Cristina Falcini, membro del gruppo di artisti “Seven Art”. Ventisei dipinti che guidano gli osservatori in un cammino ideale nelle zone a lei care. Si tratto prevalentemente di paesaggi toscani, Firenze e il suo David, il Mugello, Scarperia, Villa Caruso a Lastra a Signa, Villa del Castellaccio in Valdinievole, per citarne alcuni. Luoghi che hanno esercitato su di lei un’intensa forza attrattiva, trasmettendole l’urgenza del ritrarli. La Falcini è un’artista  “en plein air”, spesso dipinge direttamente sul posto. Per lei il ritrarre è un fuoco, un innamoramento, un pulsare che sfocia in immagini potenti, con cromie accentuate, con pennellate che contribuiscono a rendere le sue opere riconoscibili e vicine allo stile dei macchiaioli. Si avverte la passione della mano che approccia direttamente la tela, senza tuttavia peccare di inaccuratezza. Ho chiesto a Cristina con quale colore prediligesse lavorare. “Senza dubbio il verde, però amo anche i riflessi dell’acqua”.

Ricordiamo come il verde sia difficile da mettere in cromia, eppure i suoi paesaggi colpiscono per la maestria dell’uso delle tinte: nei boschi, nei prati,  ma anche nei cieli intensi corrugati da nuvole e cirri. Grazie ai colori vividi e all’ottimo gioco di luci e ombre, riproduce ciò che vede cogliendo perfettamente la visione d’insieme. I suoi quadri comunicano spazio, profondità e volume. Listati in bellissime cornici bianche o adagiati su pannelli candidi, si adattano perfettamente all’ambiente dell’Osteria Pratellino.

Silvia Meacci
Sono scrittrice, giornalista e insegnante di italiano per studenti di tutto il mondo. Il mio sogno nel cassetto? Immortalare i gorilla nella foresta e trovare il senso della vita. Amo fotografare, scrivere, cucinare e parlare di cibo. Volete conoscere la  ricetta dello sciroppo di sambuco? La trovate a pagina 50 del mio libro: 'E ovunque donne che parlavano la mia stessa lingua'.