Presso la sede dell’azienda Felsina a Castelnuovo Berardenga (Siena), si è tenuta una degustazione guidata che ha messo in luce 11 Chianti Classico, ciascuno proveniente da una diversa Unità Geografica Aggiuntiva (UGA). Questo evento, organizzato dalla FISAR in collaborazione con il Consorzio Vino Chianti Classico e coordinato dal presidente emerito della FISAR Nicola Masiello, ha rappresentato un’occasione unica per approfondire la varietà e la ricchezza del territorio del Chianti.

Il presidente nazionale FISAR, Roberto Donadi, ha espresso la sua gratitudine per l’organizzazione: “Non siamo solo ambasciatori dei vini, ma anche dei territori. Dobbiamo saper trasmettere questo valore, e ogni volta che arrivo in Toscana, confermo quanto questa regione sia paladina dell’ospitalità”. Parole che hanno colto pienamente lo spirito dell’iniziativa, volto non solo a degustare vini di alta qualità, ma anche a far emergere l’identità di un territorio che vive di tradizioni secolari e passioni moderne.

Carlotta Gori, direttrice del Consorzio Vino Chianti Classico, ha sottolineato come la Gran Selezione, introdotta nel 2013, rappresenti un’evoluzione importante: “Con la Gran Selezione, abbiamo creato un prodotto che esprime il meglio del nostro territorio. Dei 70.000 ettari della denominazione, il 65% è coperto da boschi, mentre solo il 16% è coltivato a vite e il 15% a olivo, garantendo biodiversità. La nostra resa per ettaro è la più bassa d’Italia e il 62% della produzione è biologica, un vero primato”.

Non si tratta solo di numeri: Gori ha evidenziato l’importanza del nuovo disciplinare entrato in vigore nell’ottobre 2023, che impone il 90% di Sangiovese e uve autoctone, dando ai produttori quattro vendemmie per adeguarsi. “Abbiamo voluto dare alla Gran Selezione un’identità precisa. I nomi delle UGA raccontano la storia e la cultura del nostro territorio, che è fatto di persone e tradizioni. Il vino non è omologazione, ma diversità”.

Marco Barbi, direttore commerciale di Felsina, ha aggiunto un tocco personale, parlando dell’importanza dell’amicizia come base dell’evento: “La nostra cantina è come un opificio. Oggi celebriamo le differenze, che sono sempre un valore, soprattutto all’interno del territorio del Chianti Classico”.

La degustazione:

Greve – Gran Selezione Carpineto 2020
Il naso si presenta con grande intensità, ma ancora in evoluzione. Si percepiscono note di marasca e pepe, accompagnate da frutta matura. Al palato, il tannino è ancora vigoroso, rivelando una struttura giovane che necessita di ulteriore affinamento per esprimersi al meglio.

Panzano – Gran Selezione Terrazze di San Leonino 2020
Colore rubino intenso. Il naso ha una bella componente minerale ed erbacea, con richiami a caffè e spezie scure, unite a sentori di arancia e mora. In bocca, il tannino è deciso ma ben bilanciato da un’acidità vivace che accompagna un finale lungo e piacevole.

San Donato in Poggio – Gran Selezione Montecchio Pasquino 2019
Rubino intenso, con delicate note di viola mammola e rosa. Al naso spiccano ciliegie e susine mature. Al palato, si distingue per una maggiore morbidezza e accoglienza rispetto ai vini precedenti, chiudendo con finezza e buona eleganza.

Montefioralle – Gran Selezione Altiero 2019
Rubino profondo con aromi di ciliegie mature e ribes neri, accompagnati da importanti note minerali. Il palato è denso e croccante, con una piacevole schiettezza. Vino sincero, gastronomico, dal grande gusto e potenziale di abbinamento.

Lamole – Gran Selezione Altiero 2019
Rubino intenso. Al naso si rivelano ribes nero e more, seguiti da affascinanti richiami minerali e balsamici. Il finale è impreziosito da tabacco e caffè. Il palato si distingue per la pulizia e precisione, con una tensione crescente che lo rende estremamente accattivante.

Castellina – Gran Selezione Sergio Zingarelli 2019
Rubino profondo. Al naso emergono frutti di bosco, macchia mediterranea, ciliegie e spezie, con tocchi di tabacco e caffè. Il legno è ben integrato. In bocca, il sorso è armonioso con un ingresso gradevole, anche se il tannino è ancora in fase evolutiva.

Gaiole – Gran Selezione Capannelle 2019
Rubino intenso. Il naso è ricco e generoso, con sentori di rosa appassita, frutta scura, cuoio e spezie. Al palato, il vino scorre con fluidità, rivelando sapidità e mineralità, perfetto per accompagnare piatti gastronomici.

Vagliagli – Gran Selezione Dievole 2019
Rubino compatto. Al naso si percepisce frutta matura, con note di incenso e sentori salmastri e di mammole. In bocca è saporito e vivace, con un tannino che torna a farsi sentire nel finale, donando carattere e profondità.

Castelnuovo Berardenga – Gran Selezione Felsina 2019
Rubino brillante. Al naso emergono note di barrique ben integrate, con sensazioni calde e accattivanti. Il sorso è minerale, ben sapido, con una bella tensione e un finale lungo. Vino di grande classe e personalità.

San Casciano – Gran Selezione La Sala del Torriano 2019
Profumo di frutti di bosco come more e ciliegie, accompagnati da lampone e note minerali, con un tocco floreale di viola. Al palato, scorrevole e sapido, rivelando un’ottima struttura e persistenza.

Radda in Chianti – Gran Selezione Castello di Radda 2017
Rubino intenso. Al naso emergono sentori scuri di ribes nero, cuoio, pepe, tabacco e vaniglia. Al palato, è rotondo e accogliente, con ritorni di mora che arricchiscono un sorso bilanciato e pieno di sapore.

La degustazione ha offerto una conferma importante: il progetto UGA del Chianti Classico è sulla strada giusta per rafforzare la Gran Selezione come punto di riferimento per l’eccellenza, non solo in Toscana, ma anche a livello internazionale. Tuttavia, come emerso durante l’evento, c’è ancora spazio per migliorare. La regolamentazione degli affinamenti, che oggi spaziano dall’anfora alla barrique fino alla botte grande, potrebbe essere ulteriormente affinata per consolidare un’identità territoriale ancora più forte. Ma, come ha concluso Carlotta Gori, “il Gallo Nero e tutto il Consorzio sono sulla strada giusta”.