Bright (luminosa)
E’ questa la parola che mi viene in mente nel momento in cui conosco Alyson Morgan, enologa e amministratrice di Podere Capaccia, in occasione della cena dei Vignaioli di Radda.
Luminosa, energica e con un sorriso aperto, si muove con disinvoltura nella piazza di Radda come se fosse il suo palcoscenico naturale da tutta una vita, quasi come se ci fosse nata, e in un certo senso, Radda e più in generale la zona del Chianti Classico, sono i luoghi in cui Alyson rinasce, cresce e matura come donna, enologa e vignaiola.
Alyson nasce nella California del Nord, suo padre aveva l’abitudine di fare il vino in casa, proprio come succede nelle nostre campagne. Ed è proprio il padre a trasmetterle questa passione che la porterà ad approfondire, studiando all’Università della California-Davis, scienze biologiche e scienze agricole in particolare, Alyson si occuperà di genetica.
Mi confessa che un po’ il lavoro di laboratorio le manca ma che, in parte, questa assenza viene colmata attraverso il lavoro di scelta di cloni e portainnesti, basata sul sito di impianto della vigna. Un lavoro che sta molto a cuore sia a lei che a Herman de Bode e Fanny Huygen, attuali proprietari di Podere Capaccia, che sorge sulle antiche rovine di un piccolo Borgo risalente al XII e XIV secolo nel cuore del Chianti Classico. Con la fine della mezzadria, il Borgo viene abbandonato e negli anni ’70, grazie alla famiglia Pacini riportato a nuova vita. Herman de Bode e Fanny Huygen lo acquistano nel 2010 e a settembre di quest’anno la ristrutturazione sarà completata.
Alyson inizia la carriera lavorando per una grossa compagnia statunitense, Kendall-Jackson, di Mendocino e nel 1998 arriva in Italia, nella tenuta di Arceno, a soli 24 anni, per completare i suoi studi. Il primo degli ostacoli che incontra è proprio la lingua. Il suo italiano era elementare e, mi dice, per lungo tempo si è sentita “senza personalità”, perché se non si padroneggia un linguaggio non si è in grado di cogliere le sfumature, l’ironia, gli scherzi e i giochi di parole: ci si sente tagliati fuori. Con il tempo Alyson imparerà non solo molto bene l’italiano con tutte le sue sfaccettature, ma anche il linguaggio della burocrazia italiana e diventerà perfettamente in grado di gestirla.
Mi spiega come è diventata enologa della prima azienda italiana a soli 28 anni, e continua, – “a Radda in Chianti circa il 25% delle viticoltrici sono donne, anche giovani ragazze appena entrate in questo grande mondo. Oggi si può decidere di lavorare in tanti settori.” – Ma negli anni ‘90, quando è arrivata, le cose non erano proprio così: l’ambiente era molto più a trazione maschile, mi racconta come negli USA le donne e le ragazze che studiavano e si occupavano di enologia e di vino fossero molte di più che in Italia.
Bright (luminoso)
E’ una parola che in inglese è riferibile anche all’intelligenza, e Alyson ha anche un’intelligenza luminosa, che le permette di imparare lingue nuove e linguaggi non verbali e un po’ assurdi come, appunto, la burocrazia.
Che la storia di Alyson si intrecciasse profondamente con quella del Chianti Classico, era scritto nelle stelle: il primo giorno in Italia conosce quella persona che sarà, in futuro, suo marito. La vita personale e il lavoro di Alyson vanno avanti, il secondo non senza difficoltà ma, da come ne parla, sembra proprio che a lei le sfide piacciano molto e che sia molto gratificata, e a ragione, dal raccogliere i i risultati della sua fatica e del suo impegno.
Adesso può davvero godersi i frutti dei suoi sforzi, letteralmente.
Il restauro del Borgo di Podere Capaccia è in dirittura d’arrivo, ad Alyson brillano gli occhi mentre me lo dice, “è un gioiello, la ristrutturazione è stata curata nei minimi dettagli, a Settembre sarà tutto finalmente pronto”, e potremmo tutti godere della sperimentazione e della ricerca enologica di Alyson Morgan.
Bright (luminoso) E’ l’augurio per il futuro che Alyson si merita.