“Il Vecchio e il Mare”, punto di riferimento in città per la ristorazione a base di pesce e pizza napoletana, ha ospitato, giovedì 30 gennaio, la centoventesima presentazione del volume “Calici & spicchi”. Promuovere l’accostamento del vino alla pizza è l’obiettivo perseguito dall’autrice, Antonella Amodio, giornalista, Executive Wine Master, allieva del maestro Gualtiero Marchesi e appassionata di pizza, erbe aromatiche, ostriche. Il suo messaggio ha già sortito dei risultati grazie a un contagioso effetto domino, infatti, dopo l’uscita del suo  libro lo scorso marzo, molte pizzerie che non avevano una carta vini hanno deciso di adottarne una.

Durante la serata di presentazione,  Pasquale Naccari, patron de Il Vecchio e il Mare ha servito i vini di Marchesi Antinori e ha coccolato gli ospiti con pizze creative e sofisticate.
Sul disco del primo covaccino un’insolita farcitura: insalata riccia, salsa verde, cetriolini e soprassata di ricciola, a simulare la trippa. Il Conte della Vipera Bianca, Umbria IGT 2023, proposto in accompagnamento, ha raggiunto nel bicchiere una temperatura ideale, offrendo al palato un connubio perfetto.

La seconda pizza era a base di filetti di tonno sott’olio fatto in casa, cipolle di Tropea dell’azienda del bisnonno di Pasquale, fiori di cappero e origano. Furia di Calafuria Rosato Salento IGT 2023 si è rivelato un abbinamento indovinatissimo.

Il terzo vino, Villa Antinori Rosso Toscana IGT 2022, ha accompagnato,  leggermente sovrastandolo, l’appetitoso covaccino con funghi pioppini, olio infuso alle erbe, speck di pesce spada toscano affumicato in casa e bitto fondente. Non sono mancati antipasto e dessert servito con il Muffato della Sala. Vini eccellenti e pizze ottime per impasto, gusto, consistenze e inventiva, basta pensare a come  Il Vecchio e il Mare utilizza la pancia e la coda dei pesci spada per realizzare, assieme alle ali e ai ciuffi di seppia, la salsiccia di pesce spada della pizza Il Friarello va al Mare. Niente è sprecato, la materia prima viene usata integralmente, valorizzando, soprattutto nel pesce, i tagli di recupero. Il ristorante fiorentino vince dunque a pieni voti la sfida posta da Antonella Amodio.

La scrittrice, che nel suo libro descrive  ben 101 pizze del territorio campano, accoppiate a altrettante etichette di vini provenienti da tutta Italia, racconta: “Nell’ottocento la pizza fritta era servita con il marsala. Non mi sono inventata niente, io, ho semplicemente cercato di riportare l’abitudine in auge. Scrivo abitualmente di pizze e amo il vino per la sua trasversalità”. Il suo libro si rivolge a tutti, operatori del settore e amanti del buon cibo e, se nella prefazione Luciano Pignataro consiglia di scegliere, in accompagnamento alle pizze classiche, i “vini della gioia”, beverini, snelli e non troppo profondi, la Amodio si dimostra favorevole pure all’abbinamento “cromatico”: vini bianchi o rosati giovani con pizze senza pomodoro e invece vino rosso, ma mai troppo corposo, in presenza di maggiore sapidità e pomodoro. Tuttavia suggerisce di sperimentare sempre, sottolineando anche l’importanza della temperatura del vino. “È sorprendente come la stessa etichetta a temperature differenti possa accompagnare pizze diverse. Approfondirò questo tema ulteriormente nel mio secondo libro la cui uscita è prevista ad aprile”, ha detto la  Amodio anticipando che un esclusivo abbinamento  “calce spicchio” sarà dedicato a  Il Vecchio e il Mare con una pizza e un’etichetta ancora tutte da svelare. E noi non vediamo l’ora di scoprire quali!

Silvia Meacci
Sono scrittrice, giornalista e insegnante di italiano per studenti di tutto il mondo. Il mio sogno nel cassetto? Immortalare i gorilla nella foresta e trovare il senso della vita. Amo fotografare, scrivere, cucinare e parlare di cibo. Volete conoscere la  ricetta dello sciroppo di sambuco? La trovate a pagina 50 del mio libro: 'E ovunque donne che parlavano la mia stessa lingua'.