Alla cerimonia di inaugurazione della 54° edizione di Vinitaly erano presenti proprio tutti, a partire dal presidente e dal direttore generale di Veronafiere, rispettivamente Maurizio Danese e Giovanni Mantovani, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il Presidente ICE, Carlo Ferro, il Sindaco di Verona, Federico Sboarina, e il Presidente della Provincia di Verona, Manuel Scalzotto. Ed infine, ma non per ordine di importanza, il Ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli: “E’ l’edizione della ripresa che segue un 2021 incredibile con 7,100mld di esportazioni: l’export agroalimentare ha fatto tutti i record, è una filiera forte, che funziona”.
Il Ministro Patuanelli dal palco dell’Auditorium Verdi della Fiera di Verona ha sottolineato l’importanza che riveste il ritorno in presenza di Vinitaly, che nel tempo è riuscita ad interpretare e favorire la crescita di un grande prodotto italiano divenuto simbolo del made in Italy nel mondo.
Vinitaly, come ha evidenziato il Ministro, arriva in un momento particolarmente critico non solo per l’agroalimentare, ma per tutto il mondo, a causa della crisi geopolitica in atto, conflitto che ha acuito un contesto già difficile a causa delle problematiche dovute alla pandemia Covid e ai costi energetici.
Patuanelli, dopo aver elencato i numeri da record dell’export del settore vino, ha sottolineato come l’Italia debba puntare a essere il primo produttore nel mercato internazionale, un obiettivo da raggiungere perché il vino rappresenta il nostro Paese nel mondo e ci sono tutte le possibilità di far crescere la filiera vinicola italiana.
Il Governo, ha infine assicurato Patuanelli, è al lavoro sia a livello nazionale, che in Europa, per attuare tutte le misure necessarie per proteggere i mercati e riprendere, quando sarà possibile, tutte le attività di promozione. Dal palco della 54esima edizione del Vinitaly ha poi anticipato l’arrivo di un nuovo decreto dopo Pasqua per il caro prezzi, tema centrale in questo momento per tutti i settori produttivi.