Presso lo Strozzi Bistrò nel suggestivo cortile di Palazzo Strozzi, è stato presentato dalla giornalista Ilaria Guidantoni il progetto “Arte e cultura della cucina – L’estetica del piatto ispirata all’arte pittorica dei Macchiaioli“. Un’iniziativa promossa da Fondazione Livorno in collaborazione con Scuola Tessieri – Atelier delle Arti Culinarie, centro d’eccellenza nella formazione enogastronomica e dell’ospitalità.
Protagonisti dell’evento, sono stati gli studenti di alcuni istituti superiori con indirizzo enogastronomico e ospitalità alberghiera, che hanno partecipato a un Contest presso la Scuola Tessieri. Il tema: il connubio tra arte e cucina.
In un’epoca dove la tavola si fa sempre più narrazione e valorizzazione del territorio, il Contest ha invitato i giovani concorrenti a realizzare un piatto, dolce o salato, liberamente ispirato a un’opera dei Macchiaioli, prima avanguardia europea dell’Ottocento legata alla campagna e alle marine tra Livorno e Castiglioncello.
L’idea chiave, basata sul concetto di sinestesia del gusto, era quella di tradurre l’innovazione pittorica nel piatto, lasciandosi guidare dal territorio, dalla stagionalità e dalle emozioni evocate dal quadro scelto.
La ‘macchia’, inizialmente dispregiata dalla critica, diveniva così espressione della realtà, dell’impressione, dove colori e chiaroscuri dominavano la scena, mentre la tecnica dell’olio su tavola si trasformava in un gioco con uno degli ingredienti simbolo della cucina toscana.
I piatti realizzati, vere e proprie opere d’arte edibili, sono stati valutati da una giuria d’eccezione che ha preso in esame la scelta degli ingredienti, la maestria delle tecniche di preparazione, il gusto e la presentazione estetica, con particolare attenzione all’attinenza con il dipinto di riferimento.
Le creazioni dei giovani chef hanno preso vita dall’attenta osservazione delle opere dei Macchiaioli. I tre piatti premiati, tutti ispirati a dipinti di Giovanni Fattori, sono:
“Il rosso sul mare” di Manuel Stacchini, ispirato a “Lungomare di Antignano”
“Maremma a modo mio” di Matteo Orlandini, reinterpretazione del celebre “Bovi al carro”
“Tra terra e mare” di Davide Raciti, tratto da “La libecciata”
Il piatto vincitore, “Il rosso sul mare” di Manuel Stacchini, è stato servito durante la serata a Palazzo Strozzi alla presenza di esponenti del mondo della cultura e della formazione.
“Da sempre la Fondazione sostiene i giovani – ha dichiarato Luciano Barsotti, Presidente di Fondazione Livorno – sia nel loro percorso scolastico che nella loro formazione professionale. Con questo contest, la mission culturale della Fondazione, intesa nella sua accezione più ampia di valorizzazione dell’arte da un lato e di sostegno all’educazione, istruzione e formazione dall’altro, si coniuga con la promozione dello sviluppo economico del nostro territorio”.
“La ‘Scuola Tessieri. Atelier delle arti culinarie’ è nata nel 2016 con l’obiettivo di trasmettere conoscenze e competenze ai giovani – ha spiegato Alessio Tessieri, Fondatore e Presidente della Scuola – che aspirano a lavorare nel settore della ristorazione e della pasticceria. La scuola si propone di infondere anche tutta la passione, la curiosità e l’entusiasmo necessari per affrontare le sfide contemporanee. Per rispondere alle esigenze del territorio e alla crescente domanda di professionisti nel settore, riteniamo fondamentale partire dalla motivazione e dalla passione dei giovani, coltivandole attraverso un percorso formativo che valorizzi talento e creatività, promuovendo al contempo eccellenza e innovazione in cucina. Questo progetto va esattamente in tale direzione”.
L’iniziativa “Arte e cultura della cucina” si conferma un connubio vincente tra tradizione e innovazione, dimostrando come l’arte possa essere fonte di ispirazione anche in cucina, dando vita a creazioni uniche e raffinate che valorizzano i prodotti del territorio e l’arte culinaria italiana.