Bronner: il vitigno che sfida il futuro

La millenaria Tenuta Giol punta sulla ricerca e sperimentazione di vitigni resistenti, con notevoli successi.

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L’azienda vitivinicola Giol, situata a San Polo di Piave in provincia di Treviso, si distingue per il suo impegno nella ricerca e nella sperimentazione di vitigni resistenti ai cambiamenti climatici. Tra questi, il Bronner rappresenta un’eccellenza. Nato nel 1975 dall’incrocio tra Merzling e Geisenheim 6494, vanta una discendenza che include Riesling e Pinot Grigio, da cui eredita vigoria e caratteristiche uniche.

Resistenza naturale per vini genuini

La caratteristica peculiare del Bronner è la sua naturale resistenza alle malattie fungine, che lo rende un vitigno eco-compatibile. Questo permette di coltivare le uve senza l’utilizzo di pesticidi e prodotti chimici, preservando l’integrità dei profumi e dei sapori originali del territorio.

Un profilo elegante e armonioso

Il Bronner si presenta con un colore paglierino dai riflessi verdolini. Al naso, si apre un bouquet leggermente fruttato che ricorda la frutta a polpa bianca, arricchito da note speziate di pepe indiano, miele e nipitella. Al palato, il vino si distingue per la sua secchezza, l’equilibrio e l’armonia. La sapidità e la mineralità lo rendono un vino persistente e piacevole.

Abbinamenti gastronomici

Grazie alle sue caratteristiche, il Bronner si esalta in abbinamento ad antipasti di verdure e pesce, minestre sia asciutte che in brodo, e piatti a base di carne bianca. La sua versatilità lo rende un vino perfetto per accompagnare diverse occasioni culinarie.

Un’eccellenza per il futuro

Il Bronner rappresenta un esempio emblematico di come l’innovazione in viticoltura possa coniugare sostenibilità e qualità. La sua resistenza naturale, unita al profilo organolettico raffinato, lo rende un vino dal futuro promettente, capace di conquistare i palati più esigenti e di rispondere alle sfide poste dai cambiamenti climatici.