“Una grande manifestazione che celebra ormai da tempo un incontro, quello tra produttori e buyers che assaggiano, gustano e esportano la voce del vino e della Toscana nel mondo”.
Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani intervenuto stamani alla dodicesima edizione del BuyWine Toscana, la più importante vetrina internazionale del vino Made in Tuscany che dopo la digital edition del 2021 è tornata in presenza alla Fortezza da Basso di Firenze. L’evento è promosso da Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzato da PromoFirenze con il coordinamento della comunicazione di Fondazione Sistema Toscana.
“Quando parliamo del 12% di export per il vino toscano – continua Giani – ci rendiamo conto che il nostro vino è protagonista sui mercati internazionali e il BuyWine lo sottolinea, dando ampio spazio a un’altra delle caratteristiche toscane, la qualità, che ritroviamo non solo nelle grandi aziende storiche ma in quelle medie e piccole, che stanno facendo un lavoro incredibile riescono a regalarci sempre nuove sorprese.
Il vino è un elemento di attrazione enorme, pensiamo solo che una fetta considerevole del turismo è enogastronomico che arriva nella nostra regione non solo per le bellezze storico artistiche ma anche per la qualità del nostro cibo e del nostro vino e BuyWine Toscana celebra questo nostro ambasciatore dell’eccellenza nel mondo”.
“Abbiamo scelto una formula ibrida per questa edizione 2022 – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – che ha fatto tesoro dell’esperienza dello scorso anno e dei suoi straordinari risultati ma che è riuscita quest’anno a tornare in presenza e garantire che il vino venisse assaggiato in sicurezza e raccontato direttamente dalle aziende ai buyers. Mi fa piacere che delle 200 aziende presenti 100 facciano già il biologico, un segnale importante per una Toscana che già è leader nel biologico, un elemento di grande civiltà che va nella direzione che l’Europa e il mondo ci indicano attraverso l’invito a una agricoltura che diventa fattore di lotta al cambiamento climatico. In Toscana riusciamo a a mettere insieme qualità, sostenibilità, rispetto per l’ambiente e attenzione alla correttezza dei rapporti di lavoro cioè quella sostenibilità sociale che oggi sta diventando sempre più rilevante anche a livello europeo”.