“Di vino, di terra e altre meraviglie” è il claim della cantina Campotondo: una delle prime aziende nate a Campiglia d’Orcia già nel 2000. La storia della famiglia Salviucci è quella di generazioni di agricoltori che hanno stretto con la terra legami antichi e indissolubili.
Fondata da Paolo oggi è la giovane figlia Elena a condurre l’azienda con il supporto della madre Sabrina, producono eccellenti vini tipici della DOC Orcia, culla del Sangiovese oltre a un bianco da Chardonnay e alcuni blend con autoctoni e vitigni internazionali.
Elena la tua è una cantina con un a piccola produzione artigianale, qui al Vinitaly cerchi partner che sappiano valorizzare i tuoi vini?
“Sì, assolutamente. Quest’anno siamo in uno stand nuovo con i colleghi e amici dell’Orcia DOC, un territorio che è caratterizzato da piccole produzioni artigianali di qualità e quindi ci aiuta anche ad identificarci in molto maniera precisa per incontrare dei partner interessati a questo tipo di produzioni” – racconta Elena Salviucci
Tra le tue referenze hai anche un bianco, Orcia DOC, Riserva: ti trovi in un territorio esclusivo, diciamo così. Sei a 500 mt slm in una zona di montagna, vini d’altura
“Sì, siamo in Val d’Orcia ma ci troviamo alle pendici del monte Amiata che è l’elemento che caratterizza molto il nostro territorio sia come clima che come suoli ed è il motivo per cui riusciamo anche ad essere così eclettici nella produzione, da un bianco a base Chardonnay, fino ai più classici Sangiovese.”
Sangiovese, Merlot, Colorino nasce nella vigna “La Bandita”: raccontacelo
“Esatto, era un’antica bandita e questo nome è rimasto e lo abbiamo scelto per il nome del nostro Banditone perché questa è la prima vigna di Sangiovese che mio padre ha piantato nel 2000 insieme a qualche filare di merlot e colorino. Ci portiamo dietro questo blend che rispecchia proprio la prima vigna dalle origini.”
Da una zona strategica come la tua, abbiamo anche una forma di allevamento particolare: l’alberello
“Tutta la nostra produzione nasce da vigne ad alberello che hanno un’antica tradizione nella zona. Alle pendici del Monte Amiata infatti le vigne erano denominate “franzose” o francesi proprio per questo sistema di allevamento che garantisce senza dubbio delle uve di qualità molto elevata. Chiaramente ci richiede un impegno molto importante dal punto di vista della lavorazione per non possiamo meccanizzarlo, ma ci restituisce senza dubbio moltissimo in termini di qualità.”
La finezza di questo vino si rappresenta nei tratti della frutta matura, con una eleganza e una sapidità importanti.
“Abbiamo la fortuna che la posizione in cui ci troviamo ci permette sempre una spalla acida molto sostenuta nel vino per cui troviamo sempre una bella dinamicità nel sorso e contemporaneamente riusciamo ad avere delle maturazioni importanti senza perdere nella bevibilità. Questi sono i due elementi, finezza ma anche complessità e struttura che cerchiamo sempre di conciliare nei nostri vini.”
Il Banditone è un vino dal piacevole carattere floreale e dalla mineralità balsamica dirompente, può essere abbinato sia a salumi e formaggi semi-stagionati, ma anche ad un filetto di cinta, piatto tipico della Val d’Orcia.