Dopo l’individuazione di un cartello tra i produttori di fogli e scatole di cartone ondulato da parte dell’Antitrust, un’ombra di ingiustizia si è proiettata sull’intera filiera alimentare. È probabile che le imprese che hanno acquistato questi prodotti tra il 2004 e il 2017 abbiano pagato un sovrapprezzo a causa di pratiche anticoncorrenziali, aprendo così la strada a richieste di risarcimento da parte delle aziende danneggiate.

Unilegion, specializzata nell’organizzazione di azioni legali collettive, ha lanciato un progetto ambizioso per tutelare le aziende italiane coinvolte. Finora, più di un centinaio di imprese, rappresentando un giro d’affari annuo superiore a 4 miliardi di euro, hanno aderito all’iniziativa, con l’86% operante nel settore Food & Beverage.

Luisa Capitanio, Country Manager per l’Italia di Unilegion, spiega che il sovrapprezzo pagato può variare tra il 10 e il 20% (o più) del prezzo di acquisto dei prodotti coinvolti nel cartello. Inoltre, considerando la prolungata durata del cartello, vengono aggiunti interessi maturati, rivalutazione monetaria e lucro cessante, portando il danno complessivo fino al 50% in più del danno originario.

Il settore agroalimentare risulta essere il più colpito, rappresentando il principale mercato di sbocco per il cartone ondulato. Il “Umbrella effect”, un fenomeno che influisce sull’intero mercato alzando i prezzi, si manifesta, secondo Unilegion, con gravi conseguenze sull’economia complessiva.

Unilegion, con il suo progetto di class action, mira a coinvolgere sia le aziende che hanno acquistato direttamente dai membri del cartello che quelle che hanno acquistato da non membri costretti ad aumentare i prezzi. Questo cartello, uno dei più grandi scoperti in Italia, mina la concorrenza leale e rappresenta una seria minaccia per l’equilibrio del mercato.

Per partecipare all’azione collettiva, Unilegion offre condizioni vantaggiose e si assume tutti i costi associati al contenzioso. Le imprese danneggiate, aderendo a questa iniziativa, hanno la possibilità di far valere i propri diritti collettivamente, contribuendo attivamente a ripristinare l’equità nel mercato. Unilegion sottolinea l’importanza di non agire individualmente contro i fornitori sanzionati, ma di unirsi a un’azione collettiva, specialmente se il rapporto di fornitura è ancora attivo.

Oltre alle motivazioni economiche, Unilegion sottolinea la responsabilità nel prevenire futuri comportamenti sleali. Le aziende danneggiate possono aderire all’azione collettiva firmando un accordo di partecipazione e fornendo le fatture delle scatole di cartone acquistate durante il periodo rilevante del cartello. Maggiori informazioni sono disponibili sulla landing page dedicata: www.unilegion-cartone-ondulato-classaction.it.