Il Chianti Classico riparte dal suo simbolo inconfondibile, il Gallo Nero. Una conferma per il terzo anno consecutivo, l’etichetta toscana infatti super i 37 milioni di bottiglie vendute nel mondo, un successo che nasce dalla tipicità dei suoi vini che da sempre rappresentano un territorio unico.
“Negli ultimi anni c’è stata una ricerca qualitativa sul Sangiovese”- racconta Sergio Zingarelli, presidente Consorzio Chianti Classico – “con nuovi impianti di vigneto specializzati, che negli ultimi anni ci stanno regalando prodotti ottimi per affrontare al meglio i mercati e non omologare il nostro Chianti Classico ad altri vini.”
In anteprima alla Stazione Leopolda l’annata 2016, equilibrata e piacevole le riserve 2015 che senza dubbio rappresentano per il chianti classico uno dei punti d’eccellenza assoluti.
“Abbiamo trovato vini molto equilibrati per l’annata 2016” – racconta Giovanni Sordi, winemaker – “per il 2017 situazioni alternanti, dovuto sicuramente al cambiamento climatico e le problematiche di siccità che ci sono state.”
“Nel 2016 siamo riusciti ad avere quello che crea il vino quotidiano”- racconta Leonardo Romanelli, giornalista – “il vino di piacevolezza e profumi e di grande equilibrio tannino ben gestito anche sulla parte alcolica. Ma soprattutto, bevibilità elemento forte che si deve trovare sul Chianti Classico annata.”
“Ho trovato maggiore slancio e croccantezza di frutto rispetto a quanto mi aspettavo”- racconta Filippo Apollinari, enocode.com – “e quindi ritengo che sia stata una bellissima prova per tutti i vini i rassegna. “
Nel Chianti arriva anche un nuovo riconoscimento, quello a territorio di Lamole che grazie prezioso lavoro dei viticoltori lamolesi è diventato paesaggio rurale storico.
“Un primo punto di arrivo di un lavoro che è iniziato circa 15 anni fa” – racconta Simone Coccia, Viticoltore di Lamole – “abbiamo valorizzato e recuperato il territorio, facendo conoscere i nostri vini, stiamo portando tante persone a Lamole. Questo riconoscimento premia l’impegno di tutti i viticoltori di Lamole.”
Nuovissima invece l’associazione viticoltori di San Donato in Poggio che raggruppa le aziende vitivinicole nei comuni fiorentini di Tavarnelle Val di Pesa e Barberino Val d’Elsa.
“Lavoriamo tutti per raggiungere la massima qualità” – racconta Laura Bianchi, presidente Viticoltori di San Donato in Poggio – “l’idea principale è quella di dar voce e far conoscer e il territorio di Tavarnelle e Barberino Val d’Elsa, e divulgare quali sono le caratteristiche climatiche e biologiche della denominazione. “
Il Consorzio, che cresce nelle vendite anche in Italia, rilancia l’impegno sulla promozione e tutela di del suo brand, grazie anche ad un monitoraggio continuo dei mercati in particolare quelli elettronici.
“Quest’anno saremo molto impegnati nel trovare delle sinergie con le realtà territoriali” – racconta Carlotta Gori, direttore Consorzio Chianti Classico – “abbiamo ben chiaro che un prodotto di qualità può solo derivare da un territorio che deve essere protetto e valorizzato. “