Un connubio di amicizia, rispetto e stima profonda ha caratterizzato la “Cena dei Vignaioli di Radda” di quest’anno, svoltasi in Piazza Ferrucci. Un evento che, oltre a deliziare il palato con eccellenze enogastronomiche, ha celebrato l’unione del gruppo e la storia centenaria del Consorzio del Chianti Classico.
La serata, ideata come momento di condivisione e scambio, ha visto protagonisti i Vignaioli di Radda, uomini e donne che incarnano l’essenza del territorio e la passione per il loro lavoro. Un’atmosfera di convivialità ha accolto i numerosi ospiti, avvolgendoli in un clima di familiarità e sincera stima reciproca.
L’evento ha avuto un significato speciale, coincidendo con il centesimo anniversario dalla fondazione del Consorzio del Chianti Classico, nato a Radda nel 1924. Un traguardo importante, raggiunto grazie alla lungimiranza di 33 viticoltori che posero le basi per un percorso virtuoso che ha dato lustro al sistema agroalimentare italiano.
Roberto Bianchi, Presidente dell’associazione Vignaioli di Radda, ha sottolineato l’importanza di questa ricorrenza: “La cena di quest’anno cade in un momento davvero speciale. Cento anni dopo la nascita del Consorzio, siamo orgogliosi di presentare il nostro 53017, un vino che racchiude in sé lo spirito della nostra associazione. Un team unito, che lavora con passione per valorizzare il territorio e la sua tradizione”.
La cena ha offerto un’esperienza sensoriale unica, con un menù raffinato preparato da Francesco Berardinelli del ristorante “Barlèsh” di Montevarchi. Protagonista indiscusso della serata il maiale brado allevato da Mario Bini, un raddese doc. Un connubio perfetto tra le eccellenze enogastronomiche del territorio e la sapiente maestria dello chef.
Carlotta Gori, direttrice del Consorzio Vino Chianti Classico durante la serata, ha espresso la sua profonda ammirazione per il lavoro dei Vignaioli di Radda: “Una serata meravigliosa, una vera perla di questo territorio. Qui a Radda, nel 1924, è iniziato un percorso virtuoso che ha dato forza e vita al sistema dell’agroalimentare italiano. Trentatré produttori animati da un interesse collettivo fondarono il Consorzio del Chianti Classico. Voi tutti state continuando a farlo crescere dopo cento anni. Noi tutti viviamo questo territorio con amore e affetto, come lo vivete voi”.
Il 53017, il vino simbolo dell’associazione, nasce da un assemblaggio di Sangiovese proveniente dalle cantine di 24 vignaioli, ognuno dei quali lo affina con cura e dedizione. Un’alchimia di sapori e competenze che racchiude l’essenza del territorio e la passione di questi custodi della tradizione.
La Cena dei Vignaioli di Radda 2024 si è conclusa tra applausi e consensi, confermando l’unione e la forza di questo gruppo. Un traguardo importante, raggiunto con impegno e dedizione, che rappresenta un solido punto di partenza per un futuro ricco di successi e di nuove sfide. I Vignaioli di Radda, con il loro entusiasmo e la loro passione, continueranno a valorizzare il territorio e a portare nel mondo le eccellenze del Chianti Classico.
Al termine della serata, posso affermare con certezza che, in questo momento storico, Radda in Chianti esprime i migliori Chianti Classico in commercio.