Per gli amanti del vino la Primavera fiorentina si è aperta con l’evento dedicato alle anteprime del vino Chianti e del Morellino, 127 espositori alla Fortezza da Basso hanno presentato le nuove annate 2021 e Riserva 2019 che troveremo prossimamente in commercio.

Due annate dalle grandi aspettative per entrambi i consorzi, la 2019 in particolare, grazie anche al suo andamento stagionale particolarmente favorevole, sta regalando grandi soddisfazioni al settore vitivinicolo toscano, e non solo.

La degustazione, tuttavia, non è stata particolarmente semplice, i Chianti Riserva sono  ancora molto giovani e chiusi con evidenti discontinuità e differenze dovute al terroir, necessitano ancora un periodo di affinamento in bottiglia. Più omogenea l’annata 2021 del Morellino di Scansano, vini sicuramente più pronti e bevibili, anche la versione Riserva mi ha lasciato piacevoli emozioni.

Segue una selezione dei Chianti Riserva, che ho trovato più interessanti.

foto: Gloria Pansolli
  • Fattoria Lavacchio, Chianti Rufina  Riserva Cedro 2019

Il Cedro è un vino prodotto completamente da viticoltura biologica e senza utilizzo di solfiti da uve Sangiovese e merlot (10%). Le vigne trentennali sono situate sulle colline della Rufina, su di un crinale a circa 400m slm e godono di un’ottima ventilazione ed esposizione solare durante tutto il periodo di maturazione delle uve. Il risultato è un vino coerente ed equilibrato anche in giovane età, si presenta nel bicchiere con un colore rosso rubino molto intenso e al naso sprigiona con delicatezza profumi di viola, marasca e more mature. In bocca è morbido e avvolgente grazie ai tannini fini e setosi, di piacevole persistenza sul finale affiorano anche liquirizia e cacao e una nota leggermente speziata.

  • Marchesi Gondi, Chianti Rufina Riserva Pian dei Sorbi 2019

Il Cru della tenuta è la vigna Pian dei Sorbi situata nel comune di Pontassieve sulla sommità delle colline di San Martino a Quona su terreni ricchi di galestro e argilla ma anche sedimenti calcarei, utilizzata interamente fin dal 1988 per la produzione del Riserva, un blend di Sangiovese e Colorino (20%), vino di punta dell’azienda.  Il bicchiere veste un rosso rubino intenso dai riflessi porpora e basta avvicinarlo al naso per percepire la sua grande intensità ed eleganza con splendidi richiami di frutti rossi macerati legati a note balsamiche e speziate; sul finale emerge anche una interessante e gradevole nota di caramello. Nonostante la giovane età in bocca la prima percezione è quella di un vino armonioso e gradevole con un leggero sbilanciamento sulle parti dure che lascia presagire tutto il potenziale di invecchiamento di questa riserva.  Un’annata molto interessante sicuramente da riprovare nel tempo.

  • Fattoria di Poggiopiano, Chianti Riserva 2019

I tenimenti della famiglia Galardi sono situati nel Comune di Fiesole in una zona collinare non lontana dalle rive del fiume Arno. La riserva è un vino prodotto utilizzando esclusivamente uve Sangiovese che dopo essere vinificato la metà segue un periodo di maturazione in acciaio e la restante in botti di 2° e 3° passaggio per poi essere riassemblato prima dell’imbottigliamento.  Di Colore rosso rubino con sfumature porpora, al naso sprigiona la freschezza dei fiori e frutti rossi come la ciliegia e la fragola, in bocca è rotondo con una buona struttura e finezza, l’impressione è quella di un vino vivace e gradevole con tannini non troppo aggressivi ancora in fase di evoluzione.

  • Tenimenti Malenchini, Chianti Colli Fiorentini Riserva 2019

Questa Riserva nasce nel cuore della denominazione Chianti Colli Fiorentini, i vigneti posti ad un’altitudine di 300m slm su terreni franco-argilloso si estendono attorno all’antica villa Medicea di Lilliano in località Antella. La vinificazione è effettuata utilizzando grappoli selezionati di Sangiovese da singolo vigneto e la fermentazione avviene in vasche di acciaio a temperatura controllata, per l’affinamento il vino viene lasciato riposare in grandi botti di rovere di Slavonia per 12 mesi ai quali seguano ulteriori 12 mesi in bottiglia. Il risultato è un vino che colpisce al naso per la sua eleganza e raffinatezza con note di melograno, marasca e piccoli frutti rossi, in bocca sono la struttura e la vigoria che la fanno da padrona. Il finale di bocca è appagante e nella retro-olfattiva si conferma tutto quanto percepito al naso, i tannini sono gradevoli e si distribuiscono bene anche se, indubbiamente, devono finire di integrarsi con un ulteriore periodo di affinamento in bottiglia.

  • Podere Alberese, Chianti Riserva Podere Alberese 2019

L’azienda agricola Podere Alberese è una piccola realtà a conduzione familiare immersa nelle splendide campagne a sud di Siena. I 6,5 ettari di vigneti con i quali viene prodotta la Riserva sono allevati su terreni sciolti, ricchi di minerali e pietra alberese, gli impianti hanno un’età compresa tra i 15 ed i 50 anni. Il blend è formato da 90% Sangiovese e 10% canaiolo e la raccolta è effettuata manualmente in piccole cassette in maniera separata secondo il periodo di miglior maturazione delle uve. Per la   vinificazione vengono utilizzate vasche di acciaio e le fermentazioni sono spontanee e separate alle quali normalmente segue la malolattica; dopo l’assemblaggio il vino viene trasferito e lasciato maturare in tonneaux da 500lt.  Al bicchiere si presenta di colore rubino intenso con riflessi granato, il profilo olfattivo è di grande intensità e complessità, carico di aromi floreali e fruttati con successioni ben definite fino ai terziari. In bocca spicca la componente acida e minerale sostenuta da una trama tannica decisamente setosa di notevole persistenza, il finale è assolutamente piacevole con richiami di confetture e note speziate. Un vino dal grande potenziale che riserverà sicuramente ulteriore soprese nei prossimi anni.