Il 18 febbraio scorso, gli amanti del vino hanno avuto l’opportunità di immergersi nell’incantevole mondo dei vini toscani presso la Fortezza da Basso, dove si è tenuto il rinomato evento Chianti Lovers e Rosso Morellino. In un’atmosfera carica di eccitazione e aspettativa, i partecipanti hanno avuto l’occasione di assaggiare una vasta selezione di Chianti e Morellino, scoprendo le sfumature uniche di queste prestigiose denominazioni.
Nonostante le sfide presentate dall’annata 2022, caratterizzata da una siccità persistente e temperature elevate, i produttori hanno dimostrato la loro abilità nel creare vini che, sebbene giovani e ancora in evoluzione, hanno già iniziato a mostrare il carattere distintivo dei loro terroir.
Già, la sfida del secolo estremizzata nel 2022 da capire per comprendere, definire e talvolta accettare questa annata e probabilmente anche le prossime.
Gusto e mercato che vanno sempre più verso una maggior bevibilità e scorrevolezza, eleganza e finezza mentre il cambiamento climatico che invece spinge ed accellera su maggiori concentrazioni, strutture, grado alcolico e abbondanze.
Ecco perchè i Chianti Rufina si sono distinti per la loro prontezza ed eleganza, confermando la teoria che i vini provenienti da territori più elevati in altitudine, soprattutto in certe annate riescono ad essere più freschi ed equilibrati da subito, dimostrando il potenziale di queste zone “montane” prima, sempre più “vocate” adesso, per la produzione di vini di alta qualità.
A parte qualche eccezione, negli altri territori, compreso i Colli Fiorentini DOCG su cui ho fatto un focus, la sofferenza e lo stress della pianta in vigna si trasferisce nel calice e si percepisce in bocca, con una non completa integrazione fra parti morbide e quelle più fresche e spigolose, un tannino ancora “rustico” e “ostico” talvolta e a livello aromatico un mood più scuro, dark, la frutta rossa è diventata nera, macerata con accenni anche di sottobosco.
Tali constatazioni, mi portano a fare le seguenti considerazioni:
1 – spesso il tempo è il miglior alleato del Sangiovese
2 – anche il fatto di avere tali caratteristiche identificano ed esprimono il terroir, l’annata e la tradizione soprattutto
3 – Datemi una grigliata di maiale, con salsicce e pancetta e sì, anche un tegame di fagioli all’uccelletto con le cotiche
Insomma, se un’annata non può essere “elegante”, e anche su tale termine potremo aprire un dibattito, godiamoci la “forza” e talvolta la “prepotenza” che ci ha regalato.
Ecco le mie degustazioni di alcuni Chianti Colli Fiorentini DOCG 2022:
Castelvecchio in San Casciano Val di Pesa: un Chianti robusto, con note terrose e struttura decisa, testimone della forza della terra toscana.
Fattoria San Michele a Torri: elegante e rustico, con profumi di frutti rossi e spezie, un’autentica espressione del territorio.
Fattoria Torre a Cona: un vino avvolgente, con sentori di ciliegia matura, che racconta la passione e l’impegno dei contadini.
La Querce: un Chianti dal carattere antico, con profumi di tabacco e liquirizia, che trasporta chi lo assapora indietro nel tempo.
Lanciola: un vino vibrante, con note di frutta fresca e spezie, che incanta con la sua vitalità e freschezza.
Malenchini: un vino intrigante, con aromi di frutti di bosco e cacao, ancora giovane ma promettente, capace di sorprendere il palato.
Malenchini “Diletta”: un’interpretazione delicata del Chianti, con sentori di rose e violetta, che regala un’esperienza sensoriale raffinata e emozionante.
Marzocco di Poppiano: un vino potente e avvolgente, con note di mora e cioccolato, che conquista per la sua intensità e profondità.
Tenuta San Vito: un Chianti giovane ma determinato, con profumi di frutta nera e erbe aromatiche, che promette un futuro luminoso e appagante.
L’evento Chianti Lovers e Rosso Morellino è stato non solo un’occasione per assaporare alcuni dei migliori vini della Toscana, ma anche un’opportunità per celebrare la passione e l’impegno dei produttori nel creare vini che riflettano l’autenticità e la bellezza del territorio toscano. Nonostante le sfide climatiche dell’annata 2022, i vini presentati hanno dimostrato una straordinaria capacità di adattamento e promettono di regalare momenti di piacere e scoperta anche nelle annate future.