Il sistema imprenditoriale del Chianti sta vivendo una fase di leggera contrazione. Secondo i dati elaborati dalla CNA Chianti, basati su quelli della Camera di Commercio di Firenze, sono attive 3.683 imprese, in calo dello 0,7% rispetto all’anno scorso, un dato in linea con la tendenza della Città Metropolitana di Firenze.
L’artigianato, tuttavia, ha mostrato una sostanziale stabilità con 1.619 imprese attive, segnando una flessione minima dello 0,2%. Questo risultato è positivo se confrontato con il calo medio dello 0,8% dell’intera Metrocittà.
I settori più forti nell’area del Chianti includono commercio e pubblici esercizi (28,5% delle imprese), servizi (23,8%), agricoltura (19%), costruzioni (18,1%) e manifatturiero (10,6%). Nel comparto artigianale, edilizia e impianti rappresentano il 43% delle attività, seguiti dai servizi (29%) e dal manifatturiero (26%).
Le imprese guidate da stranieri costituiscono il 14,5% del totale, quelle giovanili l’8%, mentre quelle femminili rappresentano il 29,9%, una percentuale significativamente superiore alla media provinciale di oltre sette punti percentuali.
“La resilienza dell’artigianato è un segnale incoraggiante,” afferma Veronica Cei, Presidente di CNA Chianti. “La nostra tradizione artigianale forte si riflette nella capacità delle imprese di adattarsi e cogliere le opportunità. La presenza significativa di imprenditrici nel Chianti è un altro dato rilevante, sostenuto da politiche locali favorevoli e da una forte coesione comunitaria che facilita la gestione dei carichi familiari.”
Il vino e il turismo rimangono pilastri economici fondamentali, ma l’area del Chianti offre molto di più, dimostrando una buona diversità economica. “La diversificazione imprenditoriale è essenziale per la vitalità economica del Chianti,” spiega Daniela Falorni, coordinatrice di CNA Chianti. “Oltre alle aziende vinicole e agli agriturismi, il Chianti ospita un tessuto imprenditoriale vivace che va dal commercio alla manifattura, dai servizi all’edilizia. Questa varietà di attività contribuisce a creare un’economia solida e resistente.”
Veronica Cei sottolinea alcune priorità fondamentali per il sostegno del sistema economico: infrastrutture stradali adeguate, una rete internet ben distribuita e lo sviluppo di aree artigianali di medie dimensioni sostenibili dal punto di vista ambientale.