La DOC Maremma Toscana ha concluso il 2023 con un incremento dell’1,54% nell’imbottigliamento rispetto all’anno precedente, consolidando così la sua posizione di Denominazione dinamica nel panorama vinicolo italiano, nonostante le sfide di mercato.
“Nonostante le difficoltà, il nostro modesto aumento testimonia l’impegno nel valorizzare i vini maremmani,” afferma Francesco Mazzei, presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana. Mazzei sottolinea che la giovane Denominazione si distingue per la sua dinamicità, attirando l’interesse dei consumatori in cerca di novità.
L’anno 2023 è stato caratterizzato da un rallentamento dei mercati, come confermano i dati dell’Osservatorio Economico del Consorzio. Mazzei analizza il contesto, identificando l’erosione delle scorte come una delle cause principali, auspicando un miglioramento con la riduzione dei tassi di interesse.
Il Vermentino si conferma come protagonista, registrando un aumento significativo nell’imbottigliato, seguito dalla tipologia Rosso e dall’incremento del Ciliegiolo, indicando una varietà apprezzata dai consumatori e una diversificazione produttiva sul territorio.
La Maremma Toscana, con la sua natura incontaminata e l’attenzione all’enoturismo sostenibile, si posiziona tra le destinazioni vinicole più attrattive. Mazzei sottolinea l’impegno dei viticoltori nel mantenere un equilibrio tra produzione vitivinicola e conservazione ambientale.
Il territorio della Maremma Toscana è anche rinomato per il suo cielo notturno puro e stellato, contribuendo alla biodiversità e all’attrattiva della regione.
Attualmente, il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana conta 467 aziende associate, producendo circa 7 milioni di bottiglie all’anno, confermando la Denominazione come una delle principali realtà vinicole della Toscana.