Molto diffuso nell’area di Bordeaux il vitigno Malbech arriva in Italia a metà dell’800, oggi viene coltivato in Veneto, Sardegna, Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia ed anche in Toscana, dove oggi la cantina donne Fittipaldi decide di utilizzarlo come vitigno principale del suo nuovo vino: il DF rosso 2020.
Nello splendido contesto del ristorante gastronomico “Chic Nonna” di Firenze, si è svolta la presentazione in anteprima alla stampa del nuovo nato della Cantina Fittipaldi, il DF rosso 2020 è infatti un blend di Malbec al 60% e Cabernet Sauvignon al 40%. Un vino dal colore rosso rubino carico e brillante, dagli intensi profumi di piccoli frutti di bosco come ribes lampone e fragola, accompagnati da note floreali e una piacevole speziatura dolce. Al gusto è piacevolmente fruttato, slanciato da una vigorosa freschezza e morbido grazie ad una trama tannica levigata e dolce.
“Possiamo considerarlo un Bolgheri sbagliato, la percentuale di Malbech infatti supera quelle consentite dal discliplinare! Le uve vengono raccolte manualmente arrivano dai nostri vigneti migliori quelli nella zona del Bruciato. Terminata la raccolta ad Ottobre, i grappoli vengono diraspati in maniera soffice e fermentati utilizzando solo i lieviti indigeni, il contatto con le bucce è di circa 20 giorni.” – racconta l’enologo Emiliano Falsini – “affina per 12 mesi in barriques di 2°e 3° passaggio, la sua linea stilistica è quella della freschezza, bevibilita ed eleganza.”
La Storia
La storia dell’Azienda donne Fittipaldi ha inizio nel 2004, quando la famiglia Fittipaldi Menarini decide di acquistare terreni a Bolgheri e impiantare vigne e olivi. La fama dei vini di Bolgheri è ormai consolidata nel mondo, ma non è quello il motivo principale della scelta del territorio.
“Bolgheri è soprattutto uno stato d’animo”, si legge nella presentazione del Consorzio di Tutela e Maria Fittipaldi Menarini con le sue quattro figlie Carlotta, Giulia, Serena e Valentina se ne rendono immediatamente conto e restano affascinate dal luogo, dal clima, dall’atmosfera, dalla luce del mare che si riflette sulle vigne, dai panorami struggenti, dai profumi, dai borghi medievali, dalla gentilezza degli abitanti. Decidono di assecondare il genius loci e si indirizzano verso una produzione di assoluta levatura con quei vitigni bordolesi che hanno dimostrato di offrire risultati qualitativi altissimi in questo angolo di Toscana: piantano Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Petit Verdot.