Emanuele Reolon affiancherà Paolo De Marchi e insieme proseguiranno in quella che fu la missione pionieristica della cantina, esprimendo appieno il potenziale aziendale e traghettando nel futuro il grande patrimonio costruito nei decenni da Isole e Olena grazie alla qualità e alla complessità dei suoi vini.
“Emanuele è un professionista capace e molto scrupoloso, per questo è un grande piacere potergli trasmettere la passione e la dedizione con cui ho trasformato un sogno in un progetto compiuto come è Isole e Olena oggi”, racconta Paolo De Marchi.
“È con grande emozione ed entusiasmo che raccolgo questa sfida. Isole e Olena è un patrimonio del Chianti Classico e poter lavorare qui, a fianco di Paolo De Marchi, è una grande occasione per me”, le parole di Emanuele Reolon.
Laureato in viticoltura ed enologia presso la facoltà di Agraria dell’Università di Udine, 42 anni, Emanuele Reolon ha lavorato negli ultimi anni nel cuore del Chianti ricoprendo il ruolo di Direttore Generale presso Casale dello Sparviero. In precedenza, aveva maturato una lunga esperienza come direttore tecnico di cantine in Italia e in Romania. Emanuele Reolon risponderà a Giampiero Bertolini, Amministratore Delegato di Isole e Olena.
Isole e Olena è una tenuta storica del Chianti Classico, situata nella parte occidentale della denominazione, a San Donato in Poggio, che conta 56 ettari di vigneti tra i 300 e i 500 metri di altitudine. L’azienda nasce nel 1956, quando Francesco De Marchi, avvocato piemontese, acquista il borgo toscano, composto da diversi poderi gestiti da mezzadri. È nella seconda metà degli anni Settanta, sotto la guida del “visionario” Paolo De Marchi, figlio di Francesco, che ha inizio la produzione di vini di altissima qualità, per cui è rinomata ancora oggi. La prima vendemmia di Isole e Olena realizzata da Paolo De Marchi risale al 1978.
L’azienda fa certamente parte di quel gruppo di realtà che ha portato a riconoscere il Chianti Classico come area produttiva di vini di alta qualità dagli anni Ottanta, grazie a uno stile autentico, raffinato ed elegante, capace di esprimere al meglio le caratteristiche del sangiovese, sia nella produzione del vino e denominazione, sia in quella del Cepparello, pietra miliare tra i Supertuscan della zona.