Equilibrio e raffinatezza: Sauvignon Blanc e Chardonnay di La Regola

Autenticità e creatività in anfora e barrique: un vino che celebra l’eleganza e la potenza del territorio toscano

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In questi giorni ho avuto la possibilità di assaggiare l’ultima creazione di Flavio Nuti, il rinomato “signore delle bollicine” toscane. Questa volta, Nuti ha colpito nel segno con un vino fermo, un blend di Sauvignon Blanc e Chardonnay, sapientemente fermentato e affinato in anfora e barrique.

La scelta di utilizzare l’anfora, fatta dalla cantina di Riparbella (PI), dimostra un profondo rispetto per il territorio e per il vitigno. Infatti, nessun altro contenitore riesce a restituire le caratteristiche autentiche del vino come l’anfora. Il risultato? Un cru che rappresenta una perfetta sintesi tra eleganza e potenza, frutto di uno studio accurato e del lavoro armonizzato di tutta la famiglia Nuti.

Questo vino, che si aggiunge all’ampia gamma di bollicine, bianchi, rossi e rosati dell’azienda, si distingue per la sua struttura e il suo carattere deciso, non passando certo inosservato. La scelta del cru, mirata a valorizzare una specifica particella del vigneto, dimostra una tendenza benefica per il vino toscano, portando sempre più in alto le eccellenze della nostra terra.

Alla vista, il vino si presenta di un colore paglierino con riflessi verdolini. Al naso, si apre con un bouquet pulito e ben definito, dove emergono note di gelsomino e bergamotto, seguite da accenni vegetali di pomodoro e dalla freschezza del pompelmo rosa. Il finale olfattivo è impreziosito da una suggestiva mineralità di pietra focaia e leggeri tocchi di smalto.

Al palato, il vino si rivela con uno slancio vibrante e una piacevole tensione sapida. Il lime torna in primo piano, accompagnato da un’elegante chiusura ammandorlata. La persistenza è lunga e precisa, confermando la qualità e l’attenzione ai dettagli che caratterizzano tutte le produzioni del Podere La Regola.

Questo blend di Sauvignon Blanc e Chardonnay è un esempio luminoso di come la tradizione e l’innovazione possano coesistere armoniosamente, portando alla luce vini che celebrano il meglio del territorio toscano. Un vino che, senza dubbio, lascerà il segno.