La vite è in grado di resistere al caldo e alla siccità e la coltivazione a secco è una pratica tradizionale in alcune parti d’Europa. Tuttavia, l’ultimo decennio ha visto gli anni più caldi mai registrati a livello globale e si prevede un ulteriore riscaldamento. Ciò può influire sulla produzione di vino, poiché anche piccoli cambiamenti climatici possono alterare il contenuto di zuccheri, acidi e tannini dell’uva.
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Fonte: Federvini