Di colore rosso rubino vivace e brillante, fruttato e asciutto in bocca, il Barco Reale è sicuramente un vino che si fa bere bene, in ogni momento della giornata. Durante l’ultimo Vinitaly ho il piacere di conoscere un produttore che porta avanti con impegno e passione la tradizione vitivinicola della sua famiglia.
“Noi siamo in un territorio storico, quello di Carmignano” – racconta Fabrizio Pratesi, Viticoltore – “La mia famiglia vive in questo piccolo podere dal 1875, alla fine degli anni 90 ho deciso di concentrare il mio lavoro esclusivamente nella produzione di vino facendo anche molti investimenti in vigna.”
Fabrizio si definisce “vignaiolo a tempo pieno”, crede fortemente nel suo lavoro e nelle caratteristiche esclusive dei suoi vini. Negli ultimi anni grazie anche all’acquisto di nuovi terreni, ha incrementato la produzione raggiungendo circa le 80.000 bottiglie annue, principalmente di vini rossi.
“Il Barco Reale è la nostra DOC di entrata” – prosegue Fabrizio – “un vino che fa solo acciaio, fresco e fruttato e di pronta beva. Prende il nome di Barco Reale perché il bando mediceo di Cosimo III dè Medici dice che i vini che nascono tra il muro del Barco Reale ed il fiume Furba hanno caratteristiche di alta qualità.”
Fabrizio Pratesi produce un ottimo Carmignano DOCG, il “Carmione” 70% Sangiovese 20% Cabernet Sauvignon 10% Merlot, con affinamento in Barriques per 12 mesi.
“La nostra DOCG Carmignano deve contenere necessariamente uve di Cabernet nel suo blend” – prosegue Fabrizio – “questo vitigno nella nostra zona è tradizione. Viene allevato già dal XVI secolo quando Caterina De Medici si sposò con il Re di Francia ed importò queste uve francesche, così chiamate nella zona.”
Forse anche per questo motivo il Carmignano è un po’ il padre dei SuperTuscan, un blend tra Sangiovese ed uve Francesi non per moda ma per tradizione.