Tommaso Grasso, da giovanissimo, ha aperto 22 anni fa il ristorante Golden View di Firenze, a gestione famigliare . Golden view di nome e di fatto, grazie all’affaccio più iconico ed invidiato di Firenze, dal quale è possibile quasi toccare con un dito il celebratissimo ed unico Ponte Vecchio.
Ancora oggi l’attività è portata avanti dalla sua famiglia, insieme alla moglie Sara Taccetti e ad un collaudato team di collaboratori, alcuni dei quali lavorano qui da oltre 10 anni.
E’ stato recentemente presentato alla stampa il nuovo menù autunnale curato dal giovane Chef Andrea Candito, che vanta già importanti collaborazioni con ristoranti come Arnolfo a Colle Val d’Elsa e Il Pellicano di Porto Ercole.
Per iniziare, un’amuse bouche: ostrica cristallo cotta nel carbone con aceto di Villa calcinaia e finocchietto selvatico – succulenta e saporita, delicata e armonica allo stesso tempo
Seppie crude e cotte, broccoli, mandorle e rafano: Sapori sussurrati ma ben definiti, il giusto equilibrio tra sapidità e cremosità data dalle due cotture delle seppie
Entrambi i piatti sono stati proposti in abbinamento con un Valdobbiadene DOCG 2022 frizzante e rifermentato in bottiglia: fresco e goloso, slanciato nel sorso.
Rombo, topinambur, finocchio, aglio nero e dragoncello: la spinta sapida data dalla chips di buccia di topinambur non appesantisce il gusto, anche se lo marca in maniera abbastanza decisa. I sapori ben definiti e si amalgamano bene sul palato
Ben abbinato allo spumante metodo classico Brut Rosé prodotto Felsina come private label per il ristorante (50 Chardonnay/50 Sangiovese, circa 24 mesi sui lieviti), Succoso e gastronomico
Risotto, zucca, mucca cerato, castagne, aglio nero e alloro: Cottura perfetta, la castagna lavorata al meglio si amalgama col formaggio e la zucca che ne fanno un boccone prelibato. Il piatto re di questo menù
Lo Chardonnay fermo, ancora di Fèlsina in private label, accompagna perfettamente il piatto con le sue note rotonde date dal leggero passaggio in legno, insieme a una grande bevibilità rinfrescante.
Tortelli di ragù genovese, cime di rapa e provola affumicata: emerge il carattere e l’origine partenopea dello chef in questo piatto dal ripieno esplosivo, gustoso e accattivante che chiama al prossimo boccone
In assaggio Cinabro, un rosso da Foglia tonda 2020 in purezza dell’azienda Viticcio di Greve in Chianti, risulta essere forse ancora troppo giovane e ancora da compiersi al meglio, sovrasta un po’ il gusto del tortello.
Bistecca di sedano rapa, tartufo, scalogno agrodolce ed erba cipollina: lo scalogno in agrodolce è in elegante armonia con le salse, deliziose e saporite, (crema di sedano rapa e cremoso alla cipollina) abbracciano il sedano rapa in una esplosione e armonia di gusti decisamente irresistibili.
Ottimo con lo champagne extra brut Delouvin Nowack 100% Meunier Réserve Perpetuelle dal 1992, solido e ampio, profondo, sapido, lungo sul finale freschissimo
Per concludere, il dessert, a cura della Pastry Chef Caterina Saraò: Nocciola, chutney di mela e cioccolato bianco: alla base un pralinato di nocciole con biscotto sempre alla nocciola, crema alla mela con al suo interno un chutney di mela, ricoperto da cioccolato bianco e ancora nocciole. Acidità e dolcezza, croccantezza e morbidezza. Un equilibrio impeccabile per una coccola finale di grande livello.
Un menù moderno, attento ai particolari e al rispetto della materia prima, assoluta protagonista dei piatti e con una grande attenzione alla qualità e alla stagionalità degli ingredienti. La strada è quella giusta, Andrea Candito e il tuo team stanno portando la cucina del Golden view a grandi livelli anche se forse è ancora prematuro pensare di volersi posizionare su prezzi da stellato, considerata anche l’offerta dei menù degustazione: mare o di terra Euro 120 euro p.p.; vegetariano Euro 95 Euro p.p.; per entrambi i menù il dessert è da scegliere a la carte, il vino è escluso.