Grazie all’invito di una amica e collega, qualche settimana fa ho potuto scoprire e valutare la cucina del ristorante Il Caminetto di Firenze, locale storico della città, che da ormai oltre venti anni è gestito da una famiglia di origini piemontesi, trasferitasi qui a Firenze.
La cortesia e l’atmosfera famigliare sono le prime due caratteristiche che si possono apprezzare una volta entrati nel ristorante, situato a due passi dal Duomo di Firenze in via dello Studio 34r: l’ambiente, arredato con gusto e semplicità, può ospitare al coperto circa 50 persone, ma è presente anche un’area esterna aperta fruibile dal periodo primaverile fino all’autunno.
“Io e la mia famiglia siamo di origini piemontesi, ci siamo innamorati di Firenze e ci siamo traferiti qui circa venti anni fa quando abbiamo rilevato questa attività” – mi racconta Alessandra Aiazzone – “Sono autodidatta e il cibo e la ristorazione sono da sempre la mia passione! Adoro preparare dolci e crostate: qui nel nostro ristorante, mi occupo quotidianamente della preparazione dei dessert e delle schiacciate.”
Dalla carta posso subito apprezzare un buon numero di portate con ricette davvero ricercate, realizzate con ingredienti che sono frutto di un accurato studio e a chilometro zero, preparazioni che spaziano da quelle tipiche e tradizionali alle rivisitazioni più ardite. Il fil rouge? La materia prima di eccellente qualità.
“Nel nostro ristorante selezioniamo i fornitori con grande meticolosità, verificando con estrema attenzione i processi produttivi sia delle materie agricole che degli approvvigionamenti delle carni, dei prodotti ittici, dei formaggi. E, comunque, di tutto ciò di cui abbiamo bisogno per svolgere la nostra opera, non tralasciando ovviamente, le aziende vinicole che arricchiscono la nostra carta dei vini.” – precisa Alessandra.
Beh, sì!!! Punto di grande pregio possiamo considerarlo anche e soprattutto la carta dei vini del ristorante Il Caminetto: un viaggio che parte dalle più importanti denominazioni toscane, per attraversare poi tutta l’Italia ed arrivare fino in Francia, con una bella selezione di Pinot della Borgogna piuttosto che di Champagne.
Tra le pietanze assaggiate ho particolarmente apprezzato la crocchetta di ceci rosa del Valdarno con vellutata di yogurt e cavolo nero, i Pici senesi al ragù di cinghiale nostrale, il petto di faraona con fodera di lardo di conca, salsa al Vin Santo del Chianti DOC, polvere di rosmarino e crema di fagioli Zolfini del Pratomagno ed il Millefoglie di vitella, patate e salvia.
Piatti sempre ben bilanciati sia negli aromi che nel gusto, ricette ricche dove si apprezza sempre una piacevole ricercatezza anche nei contrasti, un luogo il ristorante Il Caminetto dove poter trascorrere un pranzo di lavoro, piuttosto che una cena in tranquillità, in abbinamento ad ottimi vini di altissima qualità.
Un’esperienza che mi sento di consigliare a tutti i lettori, un luogo Il Caminetto che, fortunatamente, si stacca dal solito cliché del locale “mordi e fuggi in centro a Firenze”, e che intende posizionarsi come destinazione dove la buona cucina si accompagna all’ospitalità e all’arte.
Info e prenotazioni: