Tradizionalmente, il Canaiolo Nero è stato il “gregario” del Sangiovese, il sostegno discreto che ammorbidisce e arricchisce il “principe” dei vini toscani con note floreali e fruttate. Eppure, proprio nel cuore delle Crete Senesi, Alessandra Giardi e Alessio Magi, della Cantina Poggio alle Monache di Asciano, ribaltano questa gerarchia con Axianum: una novità assoluta che celebra il Canaiolo in purezza.
Axianum si presenta come un rosso di carattere che racconta un vitigno ricco di storia e personalità, noto in passato come “Canina” o “Cagnina” per un retrogusto che ricorda la rosa canina, oppure “Canajuola”, citato già nel XIV secolo dal celebre trattato di Pier de Crescenzi. Il nome Canaiolo, da quanto riportano Giardi e Magi, potrebbe legarsi al latino “dies caniculares”, i giorni più caldi tra luglio e agosto, quando le uve iniziano a colorarsi, quasi a preannunciare la loro intensa espressività.
Il Canaiolo Nero di Poggio alle Monache esprime l’unicità del terroir di Asciano – un terreno di tufo, argilla e pietrisco – che consente a questo vitigno di emergere con carattere. La vinificazione avviene con fermentazione spontanea in cemento e un affinamento in barrique di secondo passaggio e acciaio, cui segue un riposo in bottiglia di tre mesi. Il risultato è un rosso dal colore rubino brillante con riflessi violacei, un bouquet complesso di ciliegia marasca, fiori rossi, e note di cioccolato e agrumi. Al palato, l’equilibrio tra sapidità e freschezza è perfetto, rendendolo ideale per accompagnare antipasti e zuppe di pesce.
Giardi e Magi hanno saputo restituire dignità al Canaiolo Nero, che qui diventa protagonista, rivelando una Toscana enologica sorprendente e autentica.