Il Consorzio del Chianti Colli Fiorentini ha celebrato i suoi primi 30 anni. Per l’occasione è stata organizzata, presso la Sala Borsa Merci della Camera di Commercio di Firenze, una degustazione di vini con 16 aziende presenti e aderenti al Consorzio. Un focus sul territorio ha preceduto la degustazione. Sono intervenuti Massimo Manetti, Presidente della Camera di Commercio di Firenze, Stefania Saccardi, Vicepresidente della Regione e Assessore all’Agricoltura, Ferdinando Guicciardini, il primo Presidente del Consorzio, Diletta Malenchini e l’attuale Presidente Andrea Corti. Dopo la degustazione, erano previste visite in azienda, divise in piccoli gruppi con tre diversi tour.

Il Chianti Colli Fiorentini è una denominazione che abbraccia Firenze, un meraviglioso lembo di Toscana dove la bellezza giunge dritta al cuore. Si estende su 18 comuni, compreso il capoluogo toscano, ed è patria di nobili famiglie che hanno edificato castelli e ville, dove la vite e l’olivo affondano le loro radici su questi terreni da tempi remoti. Due parole di fama planetaria, Chianti e Firenze, esprimono l’impegno dei produttori a ottenere vini di elevata qualità, identitari, contemporanei e gastronomici.

Ecco una selezione di aziende e vini che mi hanno maggiormente colpito:

Chianti Colli Fiorentini Castello di Poppiano Riserva 2020 – Sangiovese 85% e Merlot 15% – Rosso rubino intenso, sviluppa note di prugna, amarena, sottobosco e tabacco, con un gusto avvolgente, pieno e appagante.

Chianti Colli Fiorentini Montebetti Riserva 2019 Podere Gualandi – Sangiovese 90%, Colorino 5% e Foglia Tonda 5% – Rubino trasparente, emana sentori di amarena, mora, lampone e spezie dolci; al palato è pieno e rotondo, lungo e duraturo.

Chianti Colli Fiorentini Badia a Corte Riserva 2018 Torre a Cona – Sangiovese 100% – Rubino profondo, sprigiona note di rosa, amarena, liquirizia, sottobosco ed eucalipto; avvolgente, suadente e decisamente persistente.

Chianti Colli Fiorentini 2022 Marzocco di Poppiano – Sangiovese 90%, Canaiolo 10% – Di un bel rubino intenso, libera sentori di violetta, mora, prugna e frutti di bosco; il sorso è vibrante, sapido e giustamente tannico.

Chianti Colli Fiorentini 2022 Lanciola – Sangiovese e Canaiolo – Rubino vivace, sprigiona sentori di ciclamino, ciliegia, polvere di cacao e spezie; saporito, fresco, coerente e durevole.

La prima azienda visitata, dove abbiamo avuto una pausa ristoratrice, è stata Malenchini Wine Estate. Si tratta di una splendida villa, già appartenuta alla famiglia dei Medici, posta a poca distanza da Firenze. L’azienda agricola biologica si estende attorno alla Villa Medicea di Lilliano. Oggi al timone dell’azienda c’è la dinamica Diletta Malenchini, ottava generazione, che nutre una grande passione per il vino. L’azienda occupa 70 ettari, di cui 18 coltivati con varietà autoctone e alloctone come Sangiovese, Canaiolo, Cabernet Sauvignon e Merlot, e 42 ettari di oliveto. La struttura offre case e camere per soggiornare in uno straordinario territorio, a due passi da Firenze. I vini degustati:

Chianti Colli Fiorentini Diletta 2022 – Sangiovese 100% – Con sentori di violetta, frutti di bosco e pepe nero; sorso fresco, saporito e decisamente lungo.

Chianti Colli Fiorentini Riserva Vigna di Lappeggi 2021 – Sangiovese 100% – Al naso rivela note di amarena, lampone, rosa, tabacco e vaniglia; setoso, austero, armonioso e duraturo.

Vin Santo del Chianti 2019 – Malvasia 100% – Giallo dorato con sfumature ambrate, sprigiona note di albicocca, fichi, datteri e miele; gusto pieno, morbido e coerente.

La seconda visita è stata presso l’azienda agricola La Querce, situata sull’incantevole collina dell’Impruneta. Si tratta di un’azienda agricola biologica certificata che vanta 42 ettari di terreno, di cui oltre 7 sono vitati con varietà come Sangiovese, Canaiolo, Colorino e Merlot. Le vigne godono di un’esposizione favorevole sia al sole sia alla costante ventilazione. La proprietà appartiene alla famiglia Marchi, ma il cuore pulsante dell’azienda è Marco Ferretti, che quest’anno festeggia 39 vendemmie con l’azienda. La struttura include una villa disponibile per affitti settimanali in esclusiva. Dopo una passeggiata tra i vigneti, abbiamo visitato le due cantine, rispettivamente dedicate alla vinificazione e all’affinamento, seguita dalla degustazione di tre vini:

Belrosso Toscana IGT Canaiolo 2022 – Con sentori di ciliegia, prugna e sottobosco, il sorso è fresco, piacevole e sapido. Un vino duttile.

Terra di Vino Toscana IGT 2020 – Sangiovese vinificato e affinato in anfora – Rubino intenso, emana sentori di violacciocca, marasca, mora e spezie dolci; al palato è vibrante, leggiadro e persistente.

La Querce Toscana IGT 2018 – Sangiovese con un piccolo saldo di Colorino – Rivela eleganti note di mirtillo, ribes, ciliegia, bacche di ginepro e nuance balsamiche; al gusto è setoso, avvolgente, accattivante e coerente.

Adriano Guerri
Lavorando in importanti hotels europei, per approfondire la conoscenza del mondo enoico frequento un corso vini a Londra.Mi appassiono al nettare di Bacco, al ritorno in Italia divento Sommelier Professionista. Un punto di partenza, inizio a partecipare a kermesse enoiche, degustazioni guidate, visite in azienda e areali sia in Italia sia all'estero. Da qualche anno scrivo articoli sul mio blog ed alcune riviste di settore nazionali.