Continua l’impegno del Consorzio Barolo e Barbaresco nello sviluppare soluzioni strutturate per affrontare il problema della ricerca e gestione della manodopera nei vigneti. Il dialogo con enti locali e attori della filiera si è intensificato per combattere il caporalato che affligge il settore agricolo. La collaborazione è fondamentale affinché ciascun soggetto si assuma le proprie responsabilità.
Il 9 aprile, è stato firmato un protocollo d’intesa con la Prefettura di Cuneo, mirato a far emergere situazioni di sfruttamento lavorativo e sensibilizzare imprese e lavoratori sul fenomeno. Il 15 luglio, il Consorzio Barolo e Barbaresco ha presentato i risultati dell’Accademia della Vigna e lanciato la seconda edizione. Si lavora per aumentare il numero di operatori virtuosi e aggiornare la white list delle cooperative affidabili. L’impegno nel sensibilizzare le aziende continua incessantemente.
A fronte dei recenti casi di caporalato, il Consorzio Barolo e Barbaresco ha deciso di costituirsi parte civile contro i responsabili di tali reati. L’obiettivo è tutelare e promuovere le denominazioni sia sotto il profilo tecnico che etico. Non possiamo permettere che pochi individui macchino il lavoro di molte aziende virtuose, che rispettano i collaboratori e il territorio. Questa è una responsabilità nei confronti delle cantine e dei consumatori, che chiedono trasparenza.
Il Consorzio Barolo e Barbaresco lavorerà anche per estromettere dall’associazione le aziende colpevoli di caporalato, ritenendo inaccettabile che tali soggetti possano beneficiare delle denominazioni del territorio.