Marvin Shanken, l’editore, non usa mezzi termini nel suo editoriale che precede l’articolo dedicato al Gallo Nero: il Chianti Classico è in una fase di inarrestabile ascesa.
L’argomentazione di Shanken mette in luce la qualità dell’annata 2019, in cui i vini della zona del Chianti Classico hanno brillato in maniera particolare tanto da essere definiti come principali espressioni di una vendemmia molto celebrata dalla rivista.
E’ alla penna di Bruce Sanderson, Senior Editor e una delle voci più autorevoli nel mondo del vino, che è affidato l’articolo di 18 pagine. Sanderson fa un esaustivo ritratto della denominazione sia dal punto di vista storico che dal punto di vista enologico, mettendo l’accento sulla capacità del Chianti Classico di innovare, in particolare riferimento all’introduzione della Gran Selezione e delle Unità Geografiche Aggiuntive.
“Siamo onorati dell’attenzione che ci dedica Wine Spectator, una rivista letta in tutto il mondo e vero e proprio punto di riferimento del settore del vino” dichiara il Presidente del Consorzio Giovanni Manetti “Questo è un riconoscimento al lavoro in vigna e in cantina che noi viticoltori mettiamo in pratica ogni giorno. Una nota in particolare: Bruce Sanderson sottolinea come il nostro territorio si sia rivelato nel tempo come uno dei fattori determinanti per raggiungere le massime espressioni del Sangiovese, che è il vitigno che noi curiamo e studiamo da decenni. Si può dire con orgoglio che abbiamo colpito nel segno.”
Wine Spectator è una delle riviste più autorevoli e diffuse del mondo del vino, con un numero totale di copie di 3,8 milioni di copie, sia cartacee che digitali. E’ stata fondata nel 1976 negli Stati Uniti.