Bere uno o due bicchieri di vino durante i pasti non è illegale. A ribadire il concetto ci hanno pensato Confcommercio Toscana e FIPE Confcommercio, organizzando un evento speciale al ristorante ‘Vivo’ di Firenze. L’iniziativa, intitolata “A tavola con buon senso: vino, cultura e sicurezza”, è stata pensata per sfatare falsi allarmismi legati al nuovo Codice della Strada, dimostrando con test pratici che un consumo moderato di vino non porta a superare il limite alcolemico consentito per la guida.

Durante il pranzo, aperto a rappresentanti istituzionali e giornalisti, i partecipanti hanno consumato vino con le pietanze per poi sottoporsi volontariamente a un test alcolemico con un etilometro professionale. Su 24 persone testate, solo una ha registrato un valore di 0,64, sceso sotto il limite di legge dopo venti minuti.

“Un paio di bicchieri di vino a pasto non fanno oltrepassare la soglia prevista – ha spiegato Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana –. Il problema sta negli eccessi, non nel consumo responsabile.”

All’evento hanno partecipato, tra gli altri, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, la vicepresidente Stefania Saccardi, e l’assessore regionale Leonardo Marras, oltre a esponenti della ristorazione e del mondo giornalistico.

Francesco Colpizzi, presidente dell’Unione degli Agricoltori di Firenze, ha sottolineato l’importanza culturale del vino: “Oggi sempre di più il vino è un elemento che suscita emozioni e fantasia, consumato in compagnia e sempre meno in casa da soli. Qualunque misura che possa limitare il consumo nei ristoranti, trattorie e wine bar va a impoverire il nostro approccio culturale. Il vino non è solo alcol, fa bene se consumato con equilibrio.”

La vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi ha invece evidenziato una disparità nelle politiche europee sul consumo di alcol: “Quello che ti fa sballare è il superalcolico finale. Oggi abbiamo una politica europea che vuole inserire nelle bottiglie di vino ‘nuoce alla salute’, ma non si sente parlare di interventi sui superalcolici. Nessuna crociata da parte dell’Europa sui superalcolici, eppure i dati dimostrano che le incidenze maggiori di alcolismo si registrano nei Paesi che sono minori produttori e consumatori di vino. È da questo dato che bisogna partire.”

L’iniziativa sarà replicata in altre città capoluogo toscane e rientra in una più ampia campagna di sensibilizzazione promossa da FIPE e Confcommercio per contrastare l’allarmismo e difendere il settore della ristorazione. “Il vino è parte della nostra cultura e non deve essere demonizzato. Serve responsabilità, non divieti ingiustificati”, ha dichiarato Aldo Cursano, presidente di Confcommercio Toscana.