Il mondo del vino sta attraversando una fase di trasformazione evidenziata dai cambiamenti climatici che affrontiamo ogni mese: oggi ci sorprende il caldo, domani siamo colti alla sprovvista dal freddo. Questo porta con sé trasformazioni sia strutturali che sociali nel mondo vinicolo, in risposta alle richieste dei mercati e alle sfide della contemporaneità.
Ho incontrato Andrea Cecchi, quarta generazione di una famiglia vinicola che produce vino dal 1893 e custode autentico delle tradizioni e dei saperi del settore. Con lui ho discusso dei temi che interessano il mondo del vino, concentrandoci in particolare sul Chianti Classico ma non solo.
Il mondo del vino sta vivendo una fase di grande evoluzione, anche a causa dei cambiamenti climatici. Come sta affrontando questa sfida il Chianti Classico?
“Stiamo vivendo un periodo di cambiamento importante, e la qualità è la risposta che il Chianti Classico deve dare. Dobbiamo avere il coraggio di fare scelte lungimiranti, senza svenderci. Noi, come produttori, siamo i custodi di questo territorio e la sua identità.”
Lei dal 2015 si batte per la qualità del vino Chianti Classico. Come si distingue la vostra azienda dai grandi gruppi?
“La nostra forza è l’essere un’impresa familiare solida, radicata nel territorio e capace di valorizzare la sua unicità. A differenza dei grandi gruppi che producono vini omologati, noi puntiamo sulla tipicità e sull’esperienza tramandata di generazione in generazione. Il vino non può avere un prezzo basso: la tecnologia ci aiuta, ma è fondamentale guardare al futuro con coraggio e senza mai perdere di vista le nostre tradizioni.”
Sua figlia Giulia è recentemente entrata a far parte dell’azienda. Crede che il rilancio del Chianti Classico passi dalle nuove generazioni?
“Sì, Giulia rappresenta un esempio di come le nuove generazioni possono portare valore al Chianti Classico. Dopo un’esperienza negli Stati Uniti, è tornata in Toscana e ha iniziato a lavorare nell’azienda, occupandosi dell’importazione dei nostri vini in America e valorizzandoli attraverso eventi come wine dinner e wine club universitari. Giulia è pronta a prendere in mano le redini dell’azienda, immaginando una società manageriale dove ognuno contribuisce con le proprie competenze alla crescita comune. Insieme, porteremo sempre più in alto il nome del Chianti Classico e del vino italiano.”
Quindi, lei è pronto a fare un passo di lato e lasciare spazio alle nuove generazioni?
“Il mio ruolo sta cambiando: sto accompagnando Giulia in questo percorso, condividendo la mia esperienza e aiutandola a prendere le decisioni migliori per il futuro dell’azienda. Sono fiducioso che, con il suo entusiasmo e la sua preparazione, saprà guidarci verso nuovi traguardi.”
La storia della Famiglia Cecchi si intreccia quindi con la storia del vino italiano, un connubio indissolubile che rappresenta la perfetta sintesi di tradizione e innovazione. Un binomio vincente che continuerà a scrivere pagine importanti nel futuro del made in Italy.