Domenica 29 settembre, quasi 5.000 persone hanno affollato la centralissima Piazza Buondelmonti a Impruneta (Firenze) per partecipare alla 98ª edizione della Festa dell’Uva, un appuntamento che ogni anno celebra il profondo legame tra la comunità e il territorio. Anche quest’anno, la manifestazione ha offerto una giornata ricca di cultura e tradizione, capace di regalare momenti indimenticabili ai presenti.
Uno degli spettacoli più apprezzati è stato “Celebriamo Arianna e Bacco”, messo in scena dal Rione Fornaci. L’opera, che ha esplorato il mito di Arianna e Bacco, ha saputo commuovere sia il pubblico che la giuria, grazie a una rappresentazione che ha toccato temi universali come amore, abbandono e rinascita. La storia ha mostrato la trasformazione di Arianna, dall’amore per Teseo fino all’incontro salvifico con Bacco, simbolo di gioia e speranza. Il labirinto di Cnosso, utilizzato come metafora delle difficoltà della vita, ha contribuito a rendere lo spettacolo particolarmente coinvolgente e profondo.
La qualità degli spettacoli presentati dai vari rioni ha confermato ancora una volta il prestigio della Festa dell’Uva, consolidandola come uno degli eventi più attesi della stagione. La giuria, composta da 15 membri, ha lodato l’elevata qualità di coreografie e costumi, paragonandoli a quelli del celebre Carnevale di Viareggio.
Il Sindaco di Impruneta, Alessio Lazzerini, e il presidente della Festa dell’Uva, Filippo Venturi, si sono detti entusiasti per il successo dell’evento. Entrambi hanno sottolineato l’importanza della manifestazione per la comunità e il desiderio di continuare su questa strada in vista del centenario.
Oltre agli spettacoli, sono stati premiati i vincitori della 43ª edizione della “Vetrina dell’Uva”. Tra i primi classificati: Diverso Enoteca Wine Bar, Silvia & Silvia Parrucchiere e Parrucchiera Corsini. Tutti hanno ricevuto un’opera in cotto, realizzata dall’Antica Fornace Mariani M.I.T.A.L., testimonianza del forte legame tra la tradizione locale e l’artigianato di qualità.
L’evento ha confermato il suo valore anche in termini di solidarietà, con il Rione delle Fornaci che ha vinto la gara di donazione del sangue. Un’edizione, questa, che ha celebrato non solo l’uva, ma anche la comunità e i valori che essa rappresenta.