La Regione Toscana ha recentemente lanciato il bando relativo agli Interventi per l’apicoltura (Interventi SRA – ACA 18), con una dotazione finanziaria di 3 milioni di euro distribuiti su cinque anni. A partire dal 1° gennaio 2025, saranno disponibili 600 mila euro l’anno, destinati a supportare gli apicoltori locali in un periodo particolarmente complesso per il settore, segnato dai cambiamenti climatici e dalla perdita di biodiversità.
Il presidente Eugenio Giani ha sottolineato che la Toscana intende confermare la propria vocazione all’apicoltura, dimostrando vicinanza alle esigenze dei produttori. “In un momento come quello attuale, i cambiamenti climatici stanno arrecando danni significativi alle produzioni apistiche, e la Regione si impegna per sostenere il settore,” ha dichiarato Giani.
Anche la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi ha evidenziato l’importanza di questo intervento. “Questi sostegni mirano a invertire la perdita di biodiversità, migliorando i servizi ecosistemici e proteggendo habitat e paesaggi. Sostenendo l’attività di pascolamento apistico in aree con minore valore economico, possiamo migliorare gli ecosistemi naturali e agrari,” ha spiegato Saccardi.
Possono partecipare al bando apicoltori singoli e associati, registrati nella Banca dati apistica, così come Enti pubblici gestori di aziende agricole che praticano l’apicoltura. Gli apicoltori dovranno mantenere il numero di alveari dichiarato nella domanda di sostegno nelle aree previste dal bando. Gli apicoltori nomadisti dovranno impegnarsi per almeno 60 giorni all’anno, mentre gli apicoltori stanziali dovranno garantire la presenza di alveari durante tutto l’anno.
Le domande per accedere al sostegno potranno essere presentate dal 15 gennaio 2025 fino al 15 maggio 2025, o fino alla data stabilita a livello nazionale.