Il settore agroalimentare italiano ha iniziato il 2025 con prospettive contrastanti: da un lato, l’export è in crescita; dall’altro, pesa l’incertezza economica globale. A complicare il quadro, si aggiunge la minaccia di nuovi dazi dagli Stati Uniti sulle eccellenze del Made in Italy, una misura che potrebbe mettere in crisi un mercato già fragile.

Secondo i dati Istat, le esportazioni agroalimentari italiane hanno registrato un incremento del 4,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tra i prodotti più richiesti figurano vino, olio d’oliva e formaggi, simboli del nostro patrimonio enogastronomico. Tuttavia, l’attesa per possibili barriere tariffarie da parte di Washington getta un’ombra sulle prospettive future.

Le tensioni commerciali tra Europa e Stati Uniti non sono una novità, ma l’eventuale introduzione di dazi su prodotti chiave potrebbe avere un impatto devastante sulle aziende italiane. Secondo Coldiretti, un inasprimento delle politiche protezionistiche statunitensi potrebbe costare al settore oltre un miliardo di euro, con ripercussioni su occupazione e investimenti.

Per scongiurare questa ipotesi, le istituzioni italiane ed europee stanno intensificando il dialogo diplomatico. Il ministro dell’Agricoltura ha sottolineato la necessità di una strategia comune a livello UE per difendere le imprese italiane e contrastare misure penalizzanti.

Nel frattempo, le aziende del settore stanno valutando contromisure. Tra le strategie emergono la diversificazione dei mercati di sbocco e l’investimento nel digitale per rafforzare la presenza in Asia e Medio Oriente. Tuttavia, perdere un mercato chiave come quello statunitense rappresenterebbe un duro colpo.

Nei prossimi mesi, il destino del settore agroalimentare italiano sarà nelle mani delle decisioni di Washington. L’eventuale imposizione dei dazi potrebbe rallentare la crescita e mettere a rischio l’export, mentre un accordo potrebbe aprire nuove opportunità. Il futuro è incerto, ma le aziende e le istituzioni sono già al lavoro per costruire strategie che possano garantire competitività e sviluppo, indipendentemente dagli scenari che si profileranno.