In un momento storico in cui la battaglia del grano si inserisce in un contesto internazionale e geopolitico sempre più complesso, la Piana di Rieti, storica vallata che ha contribuito a far crescere generazioni di grano, si candida a diventare sito GIAHS d’Italia. Questo riconoscimento, che la FAO assegna a territori che conservano pratiche agricole tradizionali e promuovono la biodiversità, è una grande opportunità per il comprensorio reatino.
La Piana di Rieti è nota per aver dato vita a varietà storiche di grano come il “Rieti originario” e il “Senatore Cappelli”, oggi molto ricercate grazie alle loro caratteristiche uniche. Il territorio è stato inserito nel 2019 nel Registro nazionale dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico del MASAF e ora si prepara a un passo importante per il riconoscimento a livello globale, dopo i successi di altre aree italiane come le Colline del Soave e la Fascia Olivata di Spoleto-Assisi.
L’iniziativa di candidatura si concretizzerà con la presentazione ufficiale del dossier sabato 18 gennaio, presso la Fondazione Varrone a Rieti (RI), con la partecipazione delle autorità locali e regionali. Tra gli interventi previsti, quelli del sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, del sindaco di Rivodutri, Michele Paniconi, e di esperti come il Prof. Mauro Agnoletti, titolare della Cattedra Unesco “Paesaggi del Patrimonio Agricolo”. Agnoletti sottolinea l’importanza di salvaguardare le varietà di grano antiche, fondamentali per la biodiversità e la qualità del paesaggio rurale.
La Piana di Rieti ha una lunga tradizione agricola che risale agli interventi di bonifica dei romani, che trasformarono un territorio paludoso in un serbatoio di grano per l’intero Paese. Oggi, questa eredità si intreccia con una nuova visione agricola, orientata verso la sostenibilità e il recupero di varietà di grano che, pur essendo meno produttive, sono ricche di nutrienti e meno contaminate dal glutine, un fattore importante per chi cerca un’alimentazione più sana.
Il riconoscimento GIAHS rappresenterebbe non solo una tutela per le pratiche agricole tradizionali, ma anche una leva per lo sviluppo del turismo sostenibile, legato a prodotti tipici di alta qualità e a paesaggi unici che richiamano visitatori sempre più attenti all’ambiente e alla sostenibilità.
La Piana di Rieti, con la sua storia e il suo potenziale, è pronta a essere il prossimo modello agricolo e paesaggistico d’eccellenza a livello mondiale.