Un matrimonio tra vino e arte, sancito dalle pennellate dell’artista Elisabetta Rogai e dal fascino di un brand come l’Harry’s Bar. La giovane azienda vinicola La Piemontina di Sizzano (Novara) ha scelto il cuore di Firenze per il debutto delle sue etichette in una regione a forte connotazione vitivinicola come la Toscana: nelle sale dell’Harry’s Bar The Garden è andata in scena una soirée in cui le bottiglie dell’azienda sono state presentate a una platea di qualificati addetti ai lavori. Un centinaio di ospiti tra giornalisti, influencer, sommelier, ristoratori, f&b manager e wine lovers ha avuto modo di assaggiare – in molti casi per la prima volta – vini come il Nebbiolo Ghemme DOCG (già medaglia d’oro al concorso internazionale Città del Vino 2022 e premiato con 90 punti da Luca Maroni) o la Vespolina Colline Novaresi DOC (premiata con 92 punti da Luca Maroni), fino al metodo classico Brut realizzato con vitigno Greco in purezza.
A guidare gli assaggi sono stati rappresentanti della proprietà – un gruppo imprenditoriale che fa capo a Liudmila Bobrova – e Stefano Comazzi, responsabile commerciale ed eventi della Piemontina. “Siamo particolarmente orgogliosi che una selezione dei nostri vini piemontesi – spiegano – debuttino in una città con una così alta vocazione vinicola come Firenze e in un contesto così speciale, peraltro impreziosito dall’esibizione di una pittrice dello spessore di Elisabetta Rogai, che riesce a valorizzare il vino in modi fuori dall’ordinario”.
Già, perché la presentazione dei vini de La Piemontina all’Harry’s Bar The Garden ha vissuto un momento di intersezione con il mondo dell’arte grazie alla pittrice fiorentina ideatrice dell‘EnoArte, la tecnica che consente di dipingere usando il vino rosso sulla tela. Durante la degustazione è andata infatti in scena una performance live, in cui Elisabetta Rogai ha realizzato un dipinto usando i vini rossi de La Piemontina, sfruttando i generosi tannini del Nebbiolo per dar vita a un’opera d’arte…. vino su tela.
Elisabetta Rogai
Nata a Firenze, Elisabetta Rogai dipinge dall’età di nove anni e la sua prima personale si tiene nel 1970, ha inoltre legato il suo nome a esposizioni di livello nazionale e internazionale. Le sue opere fanno parte delle più importanti collezioni private, pubbliche e istituzionali, europee e mondiali.
La sua tecnica unica di dipingere con il vino al posto dei colori, rubare i colori del vino alla natura fissandoli sulla tela per fermare un attimo di riflessione di donne e uomini sovvertendo le regole, lascia il colore, come un ricordo indelebile, al tempo, dando modo al vino…di invecchiare.
Tecnica nata nel 2010, negli ultimi dieci anni questa novità ha riscosso l’interesse della stampa mondiale ha fatto si che l’artista venisse chiamata a esporre ed effettuare performance live a Los Angeles, Hong Kong, Grecia, Cina e in diverse altre location italiane ed estere; inoltre l’artista fiorentina, proprio per questa sua tecnica, è stata incaricata dal Comune di Siena di dipingere – tecnica dipinto ad olio e anche con il vino del territorio senese – il Drappellone del Palio dell’Assunta il 16 agosto 2015 ed è testimonial Audi Italia per Innovative Thinking.