La Tenuta di Suvignano, uno dei beni confiscati alla mafia più estesi d’Italia, ha ospitato l’inaugurazione dello “Spazio della Narrazione dell’Emigrazione Sarda nel Centro Italia”. Il progetto documenta l’emigrazione dei pastori sardi nel Centro Italia, esplorando l’impatto sul territorio e le comunità locali.

L’iniziativa, parte di una due giorni di studio, è frutto di un lungo lavoro di ricerca del comitato scientifico per preservare la memoria di questa migrazione segnata da sacrificio, resilienza e innovazione. La pastorizia sarda ha avuto un ruolo fondamentale nel rinvigorire aree in difficoltà, mantenendo vive tradizioni agricole e zootecniche.

Il Circolo Peppino Mereu, che negli anni ’80 promosse la ricerca sull’emigrazione dei pastori in Provincia di Siena, continua a supportare lo studio di questa tematica. Insieme a un gruppo di volontari con storie e competenze diverse, ha organizzato l’incontro per analizzare la situazione attuale, confrontarsi con altre esperienze di pastorizia e riflettere sul futuro del mestiere, con un focus sulla sostenibilità ambientale e la difesa della biodiversità.

Durante l’evento, il presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha sottolineato:

“L’autodeterminazione e il coraggio sono l’energia rinnovabile più forte che si trova in questi luoghi. Riuscire a ritrovare il lavoro fatto confidando nel futuro in un posto diverso è una cosa che vorrei riportare in Sardegna oggi. Io so come ci si sente da migrante, ho studiato a Pisa: per noi atterrare in Toscana era naturale. Vivere fuori, come tutti coloro che hanno lasciato i propri legami, è difficile: ti porti paura, sofferenza e nostalgia. Trovare qui tante aziende che fanno parte del tessuto economico di questa regione per me è un grande orgoglio. Un legame che non si spezza e che non si può spezzare.”

Anche Eugenio Giani e Stefania Saccardi, rispettivamente presidente e vicepresidente della Regione Toscana, hanno sottolineato: “Toscana e Sardegna sono regioni sorelle, lo dice la storia e lo conferma la giornata di oggi. Come avremmo fatto senza i pastori sardi in terre che si spopolavano? La loro cultura è così radicata nella nostra che oggi ci offre una descrizione perfetta della realtà della comunità sarda in Toscana, anche grazie a questa mostra e percorso narrativo. Una storia di comunanza, valori e impegni che vogliamo sviluppare a tutti i livelli.”

Il Senatore Ettore Licheri ha aggiunto:

“Siamo arrivati alla terza generazione dei sardi in Toscana, e questo è qualcosa di storico. Dobbiamo trasmettere la fierezza della nostra storia, dobbiamo sforzarci di essere fieri di questa storia millenaria fatta di valori e principi.”

L’apertura di questa installazione segna la prima tappa di un progetto che, nei prossimi anni, prevede la creazione di un archivio multimediale della memoria. Questo archivio sarà fondamentale per studi futuri e un patrimonio da preservare. I circoli locali stanno già contribuendo attivamente alla raccolta delle memorie familiari, arricchendo questa narrazione collettiva.

Il progetto coinvolge la Regione Autonoma della Sardegna, che ha supportato l’iniziativa fin dall’inizio. Il finanziamento è stato reso possibile dalla deliberazione 28/13 del 31 luglio 2024. La Regione Toscana, tramite l’Ente Terre Regionali Toscane, ha messo a disposizione la Sala della “Legalità” nella Tenuta di Suvignano, un luogo che conserva memoria e promuove i valori di sostenibilità e legalità.