Un tema molto dibattuto nel mondo enoico è quello del cambiamento climatico che ogni anno vede estati sempre più torride e inverni sempre più miti. Ho partecipato a varie tavole rotonde e masterclass riguardanti questo argomento ed alcuni agronomi ed enologi propongono per chi ha la possibilità di mettere a dimora le viti ad altimetrie più elevate o vitigni più resistenti alle calure.
Alcuni produttori di vino già affermati in altre zone limitrofe al Monte Amiata, stanno investendo nella zona pedemontana dell’antico vulcano.
Il Monte Amiata è un antico vulcano spento, posto a cavallo delle provincie di Siena e Grosseto la cui altezza è di 1738 metri s.l.m. ed é la faggeta più estesa d’Europa.
Nella parte senese ci sono Vignoni e Bagno Vignoni, toponimi che testimoniano che qui la vite è sempre stata coltivata, a Campiglia d’Orcia, località ove si trova la Cantina Campotondo, dal 2000 all’interno della Doc Orcia, esiste la Strada delle Vigne che arriva sino alla strada statale Cassia. A Castel del Piano c’è un’azienda che ne prende il nome, ossia Amiata vini del Vulcano all’interno della Docg Montecucco.
I comuni intorno al vulcano sono, Arcidosso, Casteldelpiano e Seggiano e sono inclusi nella denominazione Montecucco, Castiglione d’Orcia ed Abbadia San Salvatore sono inclusi nella denominazione Orcia, Roccalbegna e Semproniano fanno parte della denominazione Morellino di Scansano.
Qualche hanno fa, nell’occasione di una cena consumata all’hotel Le Macinaie, sono venuto a conoscenza dei vini del Castello di Potentino con sede a Seggiano, ordinando il loro Pinot Nero.
Da qualche anno a questa parte alcuni produttori di Montalcino hanno guadato il fiume Orcia e acquistato appezzamenti di terreno con vigneti alle falde del Monte Amiata.
Partecipando ad una cena nella città di Pio II ho degustato i vini di una piccola azienda quale Triachi condotta da Sebastian Nasello enologo del Podere Le Ripi di Montalcino ed il suo socio Ugo Fabbri che vanta oltre 8 ettari a Seggiano.
Ad un pranzo alla Tenuta Caparzo assieme a tanti ristoratori della provincia di Siena, Elisabetta Gnudi Angelini titolare di Caparzo e Altesino a Montalcino, Borgo Scopeto nel comune di Castelnuovo Berardenga e Doga delle Clavule a Magliano in Toscana (Gr), anch’essa mi ha raccontato di aver acquistato Borgo Titena nel comune di Seggiano con l’obiettivo di ampliare la superficie vitata che attualmente si attesta su 5,5 ettari.
Sono venuto anche a conoscenza che Fuligni ha acquistato 5 ettari vitati nel comune di Seggiano.
Se un giorno l’Amiata avrà una sua Doc come l’Etna non è dato sapere, tuttavia, se così fosse, in inverno potremmo andare a percorrere qualche discesa con gli sci lungo i 12 km di piste innevate che mette a disposizione e a primavera partecipare all’Amiata Wine Festival.