La Toscana rafforza la sua leadership nel settore dell’agricoltura biologica con l’istituzione del Distretto biologico di Montecucco, il decimo della regione. Presentato ufficialmente presso il Forum Fondazione Bertarelli a Poggio del Sasso (Gr), il nuovo biodistretto mira a valorizzare le tradizioni agricole locali, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile che tenga conto sia degli aspetti ambientali che socioeconomici.

Alla cerimonia erano presenti la vicepresidente e assessora all’agroalimentare della Regione Toscana, Stefania Saccardi, il presidente del distretto Francesco Saverio Benedetti e i sindaci dei comuni coinvolti: Cinigiano (Grosseto), Civitella Paganico, Arcidosso, Castel del Piano, Seggiano, Roccalbegna e Campagnatico.

Con oltre il 37,5% di superficie agricola biologica, la Toscana si conferma una regione leader in Italia, e il Distretto biologico di Montecucco, con il 56% della sua superficie certificata bio, contribuisce ulteriormente a consolidare questa posizione. “I distretti biologici – ha sottolineato Saccardi – rappresentano uno strumento per rafforzare le comunità rurali, mettendo al centro sostenibilità e tutela del territorio”.

Il progetto, sostenuto da istituzioni e associazioni come CIA, Coldiretti e Unione Agricoltori Montecucco, coinvolge inizialmente otto aziende agricole locali, ma punta ad allargare la partecipazione. I prodotti delle aziende aderenti riporteranno il logo del biodistretto, simbolo di qualità e impegno per il territorio.

Secondo Benedetti, presidente del Distretto e CFO di ColleMassari, “questo riconoscimento rappresenta un momento storico per il Montecucco, frutto di una visione condivisa e di un impegno collettivo”. Tra gli obiettivi principali figurano l’ampliamento delle aziende biologiche, l’integrazione con il turismo sostenibile e la promozione internazionale del territorio.

Il Distretto biologico di Montecucco si inserisce così in una rete virtuosa di distretti toscani già operativi, riaffermando il ruolo della regione come esempio di eccellenza nell’agricoltura sostenibile.