I ricciarelli, dolci tipici della tradizione senese, affondano le loro radici nel Medioevo e raccontano una storia ricca di fascino. Si narra che il nome di questi biscotti morbidi derivi dal cavaliere Ricciardetto Della Gherardesca, che, di ritorno dalle crociate, portò in Toscana dolcetti di pasta di mandorle subito amatissimi.
Questi dolci, naturalmente privi di glutine, sono una presenza immancabile sulle tavole natalizie di Siena e di tutta la Toscana. Sono semplici da preparare, come dimostra la ricetta di Ombretta Giovannini. In una ciotola si uniscono farina di mandorle, zucchero semolato e una scorza di limone grattugiata. Si aggiungono poi gli albumi d’uovo fino a ottenere un composto omogeneo.
L’impasto deve riposare almeno 24 ore per raggiungere la giusta consistenza. Dopodiché, si formano i ricciarelli, si passano nello zucchero a velo e si cuociono in forno a 205 gradi per circa sette minuti.
Per esaltare il sapore unico di questo dolce, l’abbinamento perfetto è con un vinsanto del Chianti Classico, meglio se non troppo dolce, per bilanciare i sapori senza sovrastarne la delicatezza.
I ricciarelli non sono solo un simbolo gastronomico ma un viaggio nel tempo che, con pochi semplici ingredienti, permette di celebrare la storia e la tradizione di Siena e della Toscana.