Nasce circa 10.000 anni fa, con le prime tribù, in Italia e nella nostra regione l’azienda famigliare è vero e proprio patrimonio culturale del tessuto produttivo Toscano. Incontro Luca Simoni nel corso dell’ultimo Vinitaly, uno dei cinque fratelli della società agricola San Giorgio a Lapi di Siena.
“L’Italia è diversa da nord a sud, – ci racconta Luca Simoni di San Giorgio a Lapi – produciamo vini tutti quanti differenti, abbiamo più di 2000 vigneti autoctoni, questo vuol dire che da collina a collina, ogni 100 metri, si produca una cosa diversa. Il Consorzio del Chianti è come se fosse una famiglia che agglomera tante piccole famiglie. La forza dell’Italia è l’unione nella nostra diversità”.
In questo angolo della provincia di Siena, questi 5 fratelli, insieme al Sangiovese, allevano due vitigni tipici della nostra regione, come il Canaiolo e il Colorino.
“Il Chianti Colli Senesi è fatto con 90% Sangiovese e 10% Colorino, – spiega ancora Luca – il Sangiovese ha la sua parte aspra, forte, il Canaiolo gli dà morbidezza e profondità. Unendo queste due uve noi otteniamo un super vino. Allo stesso modo il Chianti Classico al quale abbiamo aggiunto un po’ di Colorino che ha più corpo e struttura, aumenta il colore e dà fuori delle caratteristiche ancora superiori.”
Le origini trentine del nonno Ermete hanno dato lo spunto per far nascere anche un Chianti Riserva dalle caratteristiche uniche e inconfondibili, un perfetto mix di note speziate e carattere toscano.”Abbiamo provato a unire un Sangiovese insieme a un Teroldego, un’uva trentina portata in Toscana da mio nonno oltre quarant’anni fa che era di origine trentina. Unendo quello che ha portato mio nonno a quello che abbiamo oggi e abbiamo creato un nuovo vino. In questo la mano l’ha data il nord con il Teroldego.”, prosegue Luca.
Cinque fratelli che si dedicano, in settori diversi, alla vita in fattoria con gioia, passione e una certezza: quella di svolgere uno dei lavori più belli del nostro territorio.
“Siamo cinque fratelli, ognuno si occupa di una cosa diversa e ad ognuno piace un vino diverso.– precisa infine Luca – C’è chi preferisce il Fiore di Maggio Rosso, un vino più acido e più fresco, chi preferisce il Chianti Colli Senesi, chi preferisce l’area più argillosa che lascia il fruttato del vino, chi invece la Riserva, che invece è un vino più corposo, strutturale, minerale, oppure c’è la nostra sorellina che preferisce il Rosato, la nostra novità, un fino piacevole per l’estate. Ogni fratello ha il suo gusto che poi riportiamo in queste bottiglie di vino.”.