Un evento di tre giorni, organizzato nella deliziosa cittadina aretina, dal 17 al19 marzo 2023, incentrato sulle migliori espressioni di Syrah di Cortona, ma anche italiane ed estere, in un contesto di degustazioni, presentazioni ed approfondimenti tecnico-scientifici, che ha visto il coinvolgimento di università, il mondo della ricerca e della consulenza e tutti gli addetti ai lavori e gli appassionati che amano e lavorano con questo vitigno.
La Syrah trova casa a Cortona: una varietà che, grazie ad un’intuizione della famiglia D’Alessandro, con un percorso di sperimentazione a fine anni ’60 e poi negli anni ’80 affiancata dal Professor Attilio Scienza, dimostra da subito la sua straordinaria vocazione della Syrah in questo territorio, facendone oggi un punto di riferimento per tutta la produzione italiana. Venerdì 17 marzo ha avuto luogo l’Anteprima dei Syrah di Cortona e del resto d’Italia, “Che Syrah sarà”.
Al mattino, in apertura della manifestazione, si è svolto il Convegno- Simposio internazionale “Cortona Città d’arte e di Syrah” 2023: Syrah e cambiamenti climatici, strategie di adattamento ed effetti sulla produzione, presso il Centro Convegni Sant’Agostino. Un tema molto attuale e anche tanto preoccupante, che ha messo a fuoco le operazioni attuabili in vigna per difendere ed adattare la produzione della vite in un nuovo, imminente e già attuale scenario climatico.
Nel pomeriggio, Anteprima Syrah con i vini di Cortona, qualche campione dal Rodano e altri vini a base di Syrah da tutta Italia. Tante le conferme che abbiamo trovato nei calici e qualche bella scoperta (Cortona ha vinto sul Rodano presente venerdì), così come qualcosa da migliorare. Manca forse un’identità comune più centrata della denominazione. I produttori con cui abbiamo parlato hanno raccontato di tenacia, di passione, di voglia di fare sempre meglio, consapevoli della qualità che hanno per le mani e che non potrà che essere d’aiuto in questo percorso verso un’ascesa inevitabile della Syrah di Cortona.
Il nostro focus principale è stato sui vini di Cortona DOC: ecco le nostre impressioni sulle referenze degustate in anteprima.
Baldetti Crano 2019 ⭐⭐
Rubino brillante, naso distinto, mora matura, mirtilli e sentori di timo fresco. Palato agile e scattante, di buona eleganza e gusto, in una trama tannica di pregio. Finale sapido su note di bosco.
Baracchi Seriglio 2019 ⭐⭐
Naso agile, bel ventaglio floreale accompagnato frutta matura e sbuffi pepati. Palato di soddisfazione, bocca ampia e verticale, grande freschezza e sapore. Spezie piccanti e dolci si alternano in una chiusura quasi salata, piuttosto lunga.
Cantina Canaio Villa Passerini 2020 ⭐
Rubino con riflessi porpora, al naso accenna al balsamico con sentori di grafite e caffè sul finale. Sorso snello, ma tannino chiaramente ancora da integrarsi in attesa di maggiore equilibrio gustativo.
Cantina Canaio Terrasolla 2020 ⭐
Rubino impenetrabile, naso convincente: marasca matura, grafite e sentori balsamici. Palato medio, ancora da affinare.
Doveri l’Usciolo 2021 Campione non valutabile
Faralli 2021 ⭐
Rubino compatto, naso su note verdi, accenni di mora e sentori balsamici, spezie bianche sul finale. Palato ruvido, trama tannica da domare.
Vinciarelli 2020 ⭐⭐
Rubino brillante, al naso risulta ancora da stabilizzare. Accenni di il pepe nero (classico) e note di ciliegia. Al palato è saporito, buono slancio fresco, vena sapida che spinge il frutto in lunghezza.
Colle Acacia 2020 ⭐⭐⭐
Naso ampio e affascinante: floreale fresco di viola, note agrumate rosse, soffi balsamici e grafite. Palato scattante e di buona beva, largo il sorso e accattivante. Chiude lungo, su accenni di lavanda e ricordi minerali.
Dal Cero Klanis 2018 ⭐⭐
Naso intrigante, eleganza e materia accompagnate da un ampio bouquet agrumato con cenni di frutti di bosco maturi, fiori scuri e nipitella. Palato convincente, tornano i frutti maturi una buona acidità aiutano un tannino che deve intergrarsi.
Dal Cero Selverello 2019 ⭐⭐
Naso invitate, frutta matura, arancia amara e note di salvia, unite ad accenni fumé. Palato di gusto e sapore, bella la vena sapida e la lunghezza in chiusura.
Fabrizio Dionisio Il Castagno 2020 Campione non valutabile
Fabrizio Dionisio Cuculaia 2019 ⭐⭐
Naso invitante, viola mammola, sandalo, susina matura. Sorso di sostanza e sapidità, bella crescita e potenza, voluminoso e complesso.
Fabrizio Dionisio Linfa 2021 ⭐⭐⭐
Naso fresco ed invitante, precisione e leggerezza. Viola mammola e note di selce, mirtilli neri. Palato di grande succosità e prospettiva. Gustosissimo.
Stefano Amerighi Apice 2019 ⭐⭐
Rubino con riflessi porpora, apre su un naso minerale, di grafite e pietra bagnata. Il sorso è agile e quasi piccante, soddisfazione e precisione di beva.
Stefano Amerighi 2020 ⭐⭐
Rubino compatto, racconta di frutta matura e sottobosco, note di incenso e vegetali. Palato pulito e sincero, di buon gusto.
Eredi Trevisan Candito 2020 ⭐
Rubino impenetrabile, naso timido: volatili, frutta scura. Palato di buon peso, media lunghezza.
Cantagallo 2017 ⭐
Rubino impenetrabile, al naso accenna timido a ricordi di sandalo ed erbe aromatiche, frutta scura. Il palato è graffiante, materico, in cerca di maggiore equilibrio.
Il fitto 2020 ⭐
Rubino compatto, naso timido: frutti e fiori scuri, note di incenso ed elicriso, cupo. In bocca ha gusto e sostanza, insieme ad un tannino inevitabilmente ancora vivace. Buona lunghezza finale.
Istituto Vegni, 2020 ⭐⭐
Naso complesso e non sempre ben definito; sandalo, note di acciuga e tratti verdi. Palato complesso, buona la succosità e la presenza tannica abbastanza allineata. Nel finale medio vira su note tostate e sapide.
I Vicini 2019 ⭐⭐
Naso dinamico su accenni visciole, aromatiche, lavanda e liquirizia. Palato materico e vigoroso. Buona la crescita e sapidità di sorso.
I Viti 2022 Campione non valutabile
Cantina Tra gli Ulivi 2018 Campione non valutabile
Leuta 2020
Rubino compatto, naso poco preciso, frutta surmatura. Palato scomposto, da riassaggiare.
Poggio Sorbello Gortinaia 2018
Rubino accennato, naso timido su frutti scuri e sentori tostati. Palato complicato dominato dall’astringenza e eccessiva pungenza. Da riassaggiare.
Roberta Pasini 2019 ⭐⭐
Ruino intenso, naso piacevole su richiami di susina, mora, mirtilli aromatiche e liquirizia. Palato costante, buona la morbidezza e l’integrità di sorso.
Speranza 2019 ⭐
Rubino compatto, naso dritto: mora, sentori di caffè e caramello, lieve accenno di frutta surmatura. Palato di buon ingresso, torna poi su sentori fumé e spezie dolci troppo marcati.
Stefania Mezzetti Pietro 2018 ⭐
Rubino brillante, al naso apre su note sulfuree, frutta scura in confettura. In bocca vira so note dolci e pecca di slancio nella beva.
Tenute Angelici, 2020 ⭐⭐
Rubino con riflessi porpora, al naso è misurato ma preciso: fiori viola, note fini di spezie, mirtilli freschi. Al palato regala buona freschezza e carattere, snello e scattante in un bel finale salino.
La Braccesca, Bramasole 2020 ⭐
Rubino impenetrabile, naso materico: mirtilli neri, caramello, note di incenso e gradite. Palato di volume, slanciato nella beva che torna su frutti di bosco scuri e spezie scure di caffè e pepe. Classico e piacevole.
La Braccesca, Achelo 2021 ⭐⭐
Rubino brillante, naso ancora da affinare: frutti rossi, selce, sfumature agrumate. Palato salino, torna la scorsa di agrume (mandarino) su un esercito di tannini ordinati. Buona la lunghezza finale.
Vecchia Cantina 2020 ⭐
Rubino brillante, buon ventaglio olfattivo fruttato di viola, susina, mirtilli polposi. Il sorso regala materia e volume, ancora dominati da note secondarie fumé, tabacco e vaniglia.
La giornata si è conclusa con la “Cena dell’Anteprima” presso il Teatro Signorelli a cura degli Chef (anche stellati) di Cortona, con un ricchissimo menù di oltre 10 portate e decine di vini a base di Syrah, da tutta Italia e dal mondo.
Nel corso della cena abbiamo potuto degustare anche il Syrah dei nostri compagni di tavolo Alessio Magi e Alessandra Girardi, titolari della cantina Poggio alle Monache di Siena con i quali ci siamo intrattenuti in piacevoli riflessioni enoiche.
Poggio alle Monache, Corale 2020 ⭐⭐
Rubino brillante, naso fresco e ricco di fiori rossi, arancia sanguinaria, geranio e rose. Palato di sostanza e dinamicità, bella la nota sapida che spinge e sorregge un frutto sempre preciso e croccante.