Dopo un’annata agraria caratterizzata da fenomeni climatici imprevedibili, i produttori della DOC Sicilia nutrono un cauto ottimismo. Grazie alla loro esperienza millenaria e ad un magistrale lavoro in campo, sono riusciti fin qui a portare in cantina uve di ottima qualità, sia dai vigneti coltivati in biologico, che da quelli gestiti con il metodo della lotta integrata.
“Gli eccessi climatici di fine primavera e inizio estate hanno sicuramente rappresentato una sfida per i nostri viticoltori – dichiara Antonio Rallo, presidente del Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia -, ma il raccolto si sta rivelando eccellente, con grappoli che risultano sani e di altissima qualità, grazie anche alle riserve idriche accumulate durante le precipitazioni primaverili. La peronospora ha ridotto la quantità dell’uva e non la sua qualità. Le temperature al di sopra della media di luglio hanno limitato la crescita degli acini ma con conseguente maggiore intensità e concentrazione aromatica e con un’ideale maturazione fenolica delle uve rosse.”.
Questo il bilancio a circa 6 settimane dall’inizio della vendemmia e in vista della conclusione della raccolta nelle zone collinari e montane. Si mantengono comunque positive le aspettative per un’annata 2023 di alto livello qualitativo.