Un’allegra immersione nelle tradizioni senesi, attraverso racconti che svelano antiche ricette tramandate con cura, come la Polenta Dolce delle “Sperandie”, che preparano nella Contrada della Chiocciola il 13 dicembre per Santa Lucia, oppure la storia della ricetta segreta del Panpepato, della Contrada Sovrana dell’Istrice, con farina, mandorle tostate, canditi di melone e cedro, zucchero e una spolverata finale di pepe e coriandolo.

C’è anche tanta ironia intrisa nelle pagine: “ E’ importantissima, non bisogna mai prendersi troppo sul serio. Infatti, quasi tutti i racconti che introducono le ricette, sono divertenti e riescono a strappare un sorriso. L’ironia è un ingrediente fondamentale nel mio quotidiano.”. Per esempio, nel racconto delle Copate Nere è davvero esilarante il comportamento della faina che ruba le arnie…

Allo stesso tempo, acuti e sbarazzini i passaggi in cui  le frasi si trasformano in rime: “I Cavallucci di Siena o degli Abbracci che rendono felici le persone e mandano via tutti i malacci.”.

Il libro è frutto di un lavoro di studio e di ricerca durato oltre un anno e mezzo che Stefania ha condotto con l’orgoglio di chi vuole tramandare la storia e le tradizioni della sua terra, così come spiega: “Noi siamo italiani, si cresce tra cultura e tradizione. Beni preziosi che ci devono accompagnare in ogni istante. Siena, vive 365 giorni l’anno nella storia, tutto è legato a date ed eventi. Tradizioni che si tramandano da generazioni, secolo dopo secolo, e che sono tuttora il collante di questa città.”.

La passione per i dolci ha profonde radici nella sua infanzia: “Da piccola erano legati a momenti unici e piacevoli. Ci sono dei dolci che sono legati alla mia infanzia e che ancora ricordo con vividezza sia nella forma sia nel sapore, come la Torta Mantovana della zia Giovanna, la crostata “rettangolare” di mele e marmellata di susine della Livia, le “paste a crema”, che comprava mio nonno Tono a Gaiole, oppure il pane vino e zucchero che mia mamma mi preparava per merenda.

Le ricette del libro hanno vari livelli di difficoltà, dai più laboriosi Ricciarelli, al Lattaiolo Senese, che: “Con quattro ingredienti mette tutti i golosi sull’attenti!”. Un libro davvero per tutti: ”Perché la dolcezza non ha limiti di età, coinvolge tutte le persone. E ci ricorda che, se una persona ha un sogno, ci deve credere fino alla fine.”.

NOTE SULL’AUTRICE

Stefania Pianigiani, è una giornalista e scrittrice, nata a Siena e cresciuta a Gaiole in Chianti. Da sempre è appassionata di fiori e piante, e questa sua passione si è negli anni trasformata in un lavoro. Una “giardiniera” che crea giardini e mantiene aiuole, tra i luoghi più belli del Chianti e delle Terre di Siena. Grazie a questi suoi interessi, nel 2009 ha aperto il suo blog “La finestra di Stefania” www.lafinestradistefania.it  che tratta di piante e fiori ed è da sempre attento al territorio e alla sua bellezza. Ha collaborato per alcuni anni con il mensile Toscana & Chianti News, e nel 2012 è diventata giornalista pubblicista. Iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Toscana, oggi si divide tra natura ed enogastronomia. Oltre a collaborare con il food Magazine Agrodolce, è coautrice insieme a Sabrina Somigli del libro di Appetiti Estremi edito da Ara Edizioni, e ha scritto l’Ebook “Enogastrogiardinaggio, legami tra piante da giardino, cucina e vino” per il “Portale del Verde”.

Con un diploma di Sommelier in tasca, oggi si divide tra la realizzazione e la manutenzione di alcuni giardini tra i più belli della Toscana, lo scoprire nuove realtà enogastronomiche in giro per l’Italia, e la scrittura.