Si è conclusa ieri sera con grande successo la terza edizione del Premio Artusino, un evento letterario dedicato alla cultura gastronomica e al suo legame con il territorio toscano. La cerimonia si è svolta a Cerbaia, nella suggestiva cornice del Ristorante L’Artusino, da cui il premio prende il nome.
Maria Concetta Salemi trionfa con “Mangiare nel Medioevo”
Dopo un’attenta disamina da parte della giuria, composta da illustri esperti del settore come Milko Chilleri, Paolo Ciampi, Paolo Mugnai, Paolo Pellegrini e Francesca Tofanari, il premio è stato assegnato a Maria Concetta Salemi per il suo saggio “Mangiare nel Medioevo” (Sarnus, 2018).
L’opera di Salemi è stata elogiata per la sua capacità di immergere il lettore nelle profonde radici della cultura gastronomica medievale, un’epoca in cui i supermercati non esistevano e la tavola era dominata dalla stagionalità dei prodotti. Con maestria e realismo, l’autrice conduce il lettore in un viaggio culinario che ripercorre l’evoluzione del cibo nel Medioevo, evidenziando le differenze geografiche e culturali che caratterizzavano le pietanze e gli usi alimentari dell’epoca.
Un viaggio nel tempo attraverso il gusto
Il saggio di Salemi esplora minuziosamente i metodi di preparazione e cottura dei cibi medievali, ponendo particolare attenzione ai condimenti, all’uso sapiente delle spezie e alle abitudini alimentari del tempo. Emergono dettagli affascinanti sulla ritualità del servizio in tavola, sugli utensili utilizzati e sul comportamento dei commensali, rivelando il ruolo del cuoco nel Medioevo, che non era solo un esperto di cucina, ma possedeva anche nozioni di medicina e doveva rispettare i divieti alimentari, sia religiosi che legati a tabù.
Un’attenta analisi dei giorni di “grasso” e di “magro”
Un aspetto peculiare del Medioevo, ampiamente esplorato nel libro, è rappresentato dai giorni di “grasso” e di “magro”, che regolavano il consumo alimentare in base alle tradizioni religiose e sociali dell’epoca, delineando i confini tra ciò che era permesso mangiare e ciò che doveva essere evitato.
Ricette medievali per un gusto moderno
L’opera si conclude con una sezione dedicata alle ricette medievali, selezionate con cura dai testi degli antichi gastronomi e riproposte in chiave moderna. Queste ricette offrono un’opportunità unica di riportare in vita i sapori e le tradizioni culinarie di un’epoca lontana, rendendo tangibile la storia attraverso il gusto e l’esperienza sensoriale.
Premiati anche gli altri finalisti
Oltre alla vincitrice, la giuria ha voluto premiare anche il valore delle opere degli altri finalisti:
- “La Fiorentina. Osti, macellai e vini della vera bistecca” di Aldo Fiordelli (Gruppo Editoriale, 2019)
- “Toscana Racconti, leggende e sapori” di Andrea Gamannossi (Sarnus, 2018)
- “Le stories di #Artusi” di Luisanna Messeri e Angela Simonelli (Giunti, 2019)
Un appuntamento da non perdere
Il Premio Artusino si conferma un appuntamento di grande valore culturale e gastronomico, capace di valorizzare il patrimonio culinario toscano e di far conoscere al pubblico la storia e le tradizioni che si celano dietro le ricette di un tempo. L’edizione 2025 del premio è già attesa con grande entusiasmo.
La cerimonia di premiazione del Premio Artusino si è rivelata un evento ricco di spunti di riflessione e di degustazione, un vero e proprio viaggio sensoriale alla scoperta della cultura gastronomica medievale e delle sue connessioni con il territorio toscano. Un ringraziamento speciale va agli organizzatori del premio per l’impegno e la passione profusi nell’organizzazione di questa manifestazione, che ha saputo conquistare il pubblico con la sua formula originale e coinvolgente.