Vino simbolo del “Rinascimento” del vino italiano, Tignanello 2016 conquista la prima posizione della Top 100 Cellar Selections 2020, classifica stilata dall’autorevole rivista internazionale “Wine Enthusiast” dedicata ai vini dal lungo potenziale di invecchiamento.
Un vino che non può assolutamente mancare nelle cantine di collezionisti e amanti di vini pregiati. Dall’Oceania alle Americhe passando per l’Europa, la classifica 2020 dell’influente rivista americana vede la Toscana come terra di elezione votata alla produzione del miglior vino dal grande potenziale di invecchiamento: precursore del suo tempo, Tignanello ha rappresentato un punto di svolta nel panorama enologico nazionale, contribuendo a quello straordinario movimento conosciuto come “Rinascimento” del vino italiano, iniziato a fine anni ‘60. Ancora un vino di Marchesi Antinori, come già accaduto con Guado al Tasso Bolgheri DOC Superiore 2008 nella classifica del 2012.
Istituita per la prima volta nel 2007, la Top 100 Cellar Selections ha confermato ancora una volta l’autorevolezza del vino italiano negli Stati Uniti. Il primato di TignaneIlo così come di Guado al Tasso, suo predecessore al numero uno della classifica, è il risultato di un lungo e attento lavoro di ricerca svolto dai critici della rivista, rivolto a coloro che il vino lo acquistano per collezionarlo ma anche per aspettarlo, in attesa che arrivi il miglior momento per berlo.
TIGNANELLO 2016 – TOSCANA IGT La 2016 è stata un’annata particolarmente favorevole; a un autunno e un inverno tendenzialmente miti sono seguite una primavera all’insegna del bel tempo e un’estate calda e asciutta. Caratteristiche che hanno favorito una perfetta maturazione delle uve. Il risultato di questo ideale andamento climatico è stato un vino in perfetta sintonia con l’annata: Tignanello 2016 è equilibrato e intenso con un finale lungo, complesso e persistente.
Prodotto per la prima volta con l’annata 1971, Tignanello è stato il primo Sangiovese a essere affinato in barriques, il primo vino rosso moderno assemblato con varietà non tradizionali e tra i primi vini rossi nel Chianti Classico a non usare uve bianche. Un’attenta selezione di uve Sangiovese unite a una parte di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc per un vino pensato per essere la chiara interpretazione del suo territorio di origine, il Chianti Classico.