Tinazzi, rinomata cantina veronese, avvia un progetto di sostenibilità all’avanguardia con l’introduzione delle viti PIWI nella primavera del 2024. L’acronimo PIWI, che sta per “PilzWiderstandsfähige” in tedesco, designa vitigni resistenti alle malattie fungine. Questi vitigni sono frutto di incroci tra Vitis Vinifera e altre specie del genere Vitis, ideati per combattere patogeni e adattarsi ai cambiamenti climatici.
La sperimentazione si svolge nei vigneti di Tenuta Valleselle a Bardolino e Cascina Montelupo a Sona, dove sono state piantate 6.000 barbatelle di Souvignier Gris, un vitigno resistente e promettente. Originariamente incrociato in Germania, il Souvignier Gris combina le qualità di Seyval e Zähringer, offrendo un vino con profumi fruttati e una buona struttura.
Gian Andrea Tinazzi, titolare dell’azienda, esprime entusiasmo per il progetto: “Dopo aver visto l’entusiasmo di viticoltori internazionali per questa sperimentazione, ho deciso di introdurre le viti PIWI nei nostri vigneti. Il 2024 è l’anno giusto per iniziare questa avventura e sono impaziente di scoprire i risultati.”
Questo progetto rappresenta non solo un passo avanti verso la sostenibilità ambientale e la riduzione dei costi di gestione, ma anche un impegno concreto della cantina Tinazzi verso un futuro viticolo più responsabile e innovativo.