Si conclude con questo ultimo evento la settimana toscana delle Anteprime del Vino. Ospiti della famiglia Ferragamo presso la Tenuta del Borro, in provincia di Arezzo, il “Valdarno di Sopra Day” è stato un appuntamento ricco di intensi dibattiti, confronti scientifici e interessanti degustazioni. È stata una fotografia del presente con buone prospettive per il futuro, per una delle risorse più importanti dell’economia non solo toscana, ma anche nazionale.
Il primo panel, “Il mondo del vino tra norme ed esigenze di cambiamento”, ha affrontato fin da subito le trasformazioni in atto e le possibili strategie da adottare, con la partecipazione dell’Assessore all’Agricoltura e Vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi. Tra i temi più dibattuti, il vino dealcolato, che potrebbe rappresentare una risorsa, e le normative vigenti in materia di DOC e DOCG. Su quest’ultimo punto, il Direttore Generale di ISMEA e del Comitato Nazionale Vini, Sergio Marchi, ha sottolineato come queste denominazioni rappresentino un elemento di stabilità, nonostante lo scetticismo diffuso nella società contemporanea verso tutto ciò che riguarda le regole. Il produttore Walter Massa ha poi enfatizzato l’importanza del territorio, anche in relazione alle denominazioni stesse.
A seguire, il Premio Beatrice Torrini, con la premiazione di alcune produttrici, all’interno di un documentario RAI dedicato al mondo enologico e al ruolo delle donne, sempre più presenti in un settore tradizionalmente maschile.
Il secondo panel, di taglio più scientifico, ha approfondito le nuove sperimentazioni del CREA, aprendo prospettive interessanti per affrontare il cambiamento climatico. Di particolare rilievo è stata anche la comparazione di Danielle Callegari tra la visione della sostenibilità negli Stati Uniti e in Italia. Armando Castagno, critico enologico e scrittore, ha poi offerto una panoramica sui terroir del Valdarno, introducendo le caratteristiche e le valutazioni delle annate 2021 e 2022.
In sintesi, il 2021 ha regalato vini di classe, energici, talvolta “ombrosi”, con una buona nitidezza aromatica. Il 2022, invece, si esprime con vini pronti, sensuali e molto espressivi, sostenuti da una buona acidità.
Conclusa la kermesse, si è giunti alla tanto attesa Masterclass e alle altre degustazioni in programma dedicate ai vini del Valdarno di Sopra.
(Il metodo di valutazione rispecchia le caratteristiche del vino assaggiato in quel momento, le impressioni organolettiche ed emozionali dello stesso, del tutto soggettive e legate al gusto di chi lo ha assaggiato)
Alessandro del Borro Syrah 2019 ⭐⭐⭐
Caratterizzato da un potente naso di fragole, è sorretto da spezie in cui spiccano il pepe nero, il ginepro e un accenno di potpourri. Esplosivo in bocca, con una freschezza intensa e tannini gradevoli.
Podere Il Carnasciale Il Caberlot 2021 ⭐⭐⭐
La curiosità di degustare nuovamente questo vitigno particolare ci ha portato a una maggiore concentrazione nella sua valutazione. L’eleganza si percepisce subito nel susseguirsi dei profumi e delle emozioni. Si apre con note di piccoli frutti neri e spezie dolci (cannella), seguite da sentori di cuoio e legno dolce, preludio a una bocca pulita ma ampia, con tanta acidità che invita al sorso successivo. Finale leggero di china. Piacevolissimo.
Fattoria Bellosguardo Pupillo Foglia Tonda 2023 ⭐⭐
Sentori vegetali in evidenza, seguiti da artemisia e marasca, con lievi note minerali. Al palato, il tannino risulta un po’ duro e spigoloso, con un finale di rabarbaro. Impegnativo.
Fazzuoli Pugnitello 2019 ⭐⭐
Profumi dolci di frutta sciroppata, molto fine, seguiti da note speziate. Corpo medio, scorrevole e lineare, con un tannino vivace. Rimane a lungo in bocca.
“Magnificat” Cabernet Sauvignon ⭐⭐
Al naso, la frutta è scura, matura e molto interessante, seguita da sensazioni vegetali e qualche spezia. In bocca, tannino ottimo ma ancora in evoluzione.
Fazzuoli Sangiovese Riserva 2018 ⭐⭐
Non solo acciaio per questa riserva di ben sette anni: affina anche in cemento e barrique. Succoso, con la susina in primo piano, seguita da pepe e sentori balsamici, in un corredo non troppo esuberante ma di buon vigore. Un vino con ottimi margini di miglioramento, grazie a un tannino che può regalare ancora molte emozioni.
Tenuta Scrafana “Pulcella” Sangiovese Rosato 2024 ⭐⭐
Vino giovane ma con buoni margini di crescita. I petali di rosa e i percettibili sentori di fragoline di bosco introducono questo vino. Semplice, fresco e bevibile, risulta molto competitivo.
Mannucci Droandi Pugnitello 2020 ⭐⭐
Un vitigno autoctono e raro. Le note sono di frutta rossa e nera, matura e intensa, con un tannino rustico e un’acidità ben percepibile.
Pugnacoda Merlot Riserva 2018 ⭐⭐
Si distingue per i sentori intensi, dove prevale la componente vegetale, accompagnata da note di caffè e tabacco e da un corredo di frutti. In bocca, amarena e cioccolato. Acidità e tannino ben equilibrati in un crescendo armonioso.
La Salceta Vigna Ruschieto, Valdarno di Sopra 2021 ⭐⭐
Un bel Sangiovese con note di macchia mediterranea e frutta fresca. Al palato, dolciastro, con un gusto dritto e armonico.
La Salceta “Vigna Poggiolo L’O” Orpicchio 2024 ⭐⭐⭐
Una vera scoperta, questo vitigno raro e un po’ dimenticato. Profumi intensi di fiori bianchi, glicine e biancospino, accompagnati da pesca bianca. Piacevole in bocca, invita alla beva con la sua freschezza e un finale di agrumi gustosi e vibranti. Ottima performance.
Vigna delle Sanzioni Sangiovese Riserva 2023 ⭐⭐⭐
Uno dei nostri preferiti. Apre con profumi di more e fiori rossi appassiti. Intenso e persistente. In bocca ha un ingresso morbido, seguito da un crescendo elegante. Tannini vellutati.
Concludendo bene in generale il Sangiovese, più pronto e meno scontroso, talvolta con note balsamiche. La produzione che si colloca tra le due rive del fiume Arno non denota molte differenze. Ancora un passo in avanti verso un propria identità.