Le previsioni per la vendemmia 2024 sono positive in molte regioni vinicole italiane, nonostante le difficoltà climatiche. Antonio Rallo, Presidente del Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia, conferma che la qualità delle uve in Sicilia è eccellente, nonostante la siccità e le temperature elevate abbiano anticipato l’inizio della vendemmia e ridotto i volumi rispetto alla media degli ultimi cinque anni.

Vitaliano Maccario, Presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, prevede una vendemmia con buone prospettive sia in termini di quantità che di qualità. Tuttavia, un aumento della piovosità e un abbassamento delle temperature hanno leggermente ritardato l’inizio della raccolta, che inizierà nelle prime settimane di settembre per le uve a bacca bianca e proseguirà per le uve rosse nella seconda metà del mese.

Massimo Sepiacci, Presidente di Umbria Top, segnala che la vendemmia in Umbria sarà buona sia in termini di quantità che di qualità. Le condizioni climatiche, caratterizzate da estati calde e inverni freddi, sono favorevoli, ma l’attuale siccità potrebbe influire sulla qualità delle uve. Tuttavia, l’assenza di malattie patogene è un segnale positivo.

Raffaele Librandi, Presidente del Consorzio di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa, esprime ottimismo per la vendemmia 2024, grazie allo stato fitosanitario eccellente dei vigneti. Nonostante un anticipo di quindici giorni nella raccolta dei vitigni internazionali e grappoli leggermente più piccoli, la quantità di uva è superiore rispetto al 2023 e si prevedono alti standard qualitativi.

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