Immagina di passeggiare tra le antiche strade di San Gimignano, dove le torri svettano verso il cielo come guardiani silenziosi di secoli di storia. Qui, tra queste mura, nasce uno dei vini più affascinanti e storici d’Italia: la Vernaccia di San Gimignano. Questo nettare dorato non è solo un vino, ma un viaggio nel tempo, una testimonianza di tradizione e passione che si rinnova ogni anno.
Un Vino con le Radici nel Passato
La Vernaccia di San Gimignano affonda le sue radici nel lontano Medioevo, con documenti che la menzionano già nel XIII secolo. È stato il primo vino in Italia a ottenere la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 1966, un riconoscimento che ne sancisce l’eccellenza e la qualità. Bere un calice di Vernaccia è come sfogliare un antico manoscritto: ogni sorso narra una storia di re, mercanti e viaggiatori che hanno attraversato queste terre.
Le Dolci Colline e le Verticali Torri
Il vitigno della Vernaccia cresce su dolci colline che sembrano abbracciare il cielo. Queste colline non solo offrono un panorama mozzafiato, ma conferiscono al vino una fresca morbidezza caratteristica e unica. I profumi eterei di biancospino, camomilla, gelsomino e ginestra appena fiorita, agrumati di cedro, limone e pompelmo e fruttati di mela verde, pera e pesca della Vernaccia accarezzano i sensi come una brezza primaverile che scivola dolcemente tra i filari.
Bacia, lecca…
Ma come le torri di San Gimignano che si ergono maestose e fiere, rocciose e imponenti, anche la Vernaccia possiede una struttura solida e ben definita. La sua acidità vivace e le note minerali richiamano la verticalità e la geometria di queste torri, creando un perfetto equilibrio tra morbidezza e durezza. È un vino che sa essere gentile e deciso allo stesso tempo, proprio come la terra da cui proviene. Destinato a sfidare il tempo.
Morde, picca e punge!
L’Anteprima 2024: Un Trionfo di Eccellenza
Dal 15 al 17 maggio, San Gimignano ha ospitato l’anteprima della Vernaccia, un evento che ha attirato appassionati, esperti e curiosi da tutto il mondo. È stato come aprire un grande libro illustrato, dove ogni pagina rivelava nuove emozioni e sorprese. I produttori hanno presentato le nuove annate, ciascuna con la sua personalità distintiva, raccontando le storie di un’annata segnata dal clima, dalle cure e dalle scelte in vigna.
La nuova annata 2023 della Vernaccia di San Gimignano può essere paragonata a Cenerentola. Ha dovuto affrontare numerose avversità, con la peronospora che ha attaccato i vigneti e ridotto drasticamente la quantità di uva raccolta. Ma, proprio come nella fiaba, la Vernaccia 2023 è riuscita a superare queste difficoltà e ad arrivare al ballo, presentandosi con eleganza e fascino. Se diverrà una regina solo il tempo potrà dirlo, ma le premesse sono buone.
Un Grande Vino Bianco Italiano
La Vernaccia di San Gimignano è giustamente considerata uno dei grandi vini bianchi italiani. La sua denominazione “Riserva” è riservata solo a quei pochi ed eletti bianchi che hanno la capacità di evolvere nel tempo, migliorando e sviluppando complessità con l’invecchiamento. Questa caratteristica rende la Vernaccia un vino di grande prestigio e longevità, capace di competere con i migliori bianchi del mondo. Proprio per questa sua grandezza, il mio metro di giudizio è stato molto severo e accorto. Sei un grande vino? Bene, devo giudicarti come tale, con la massima attenzione ai dettagli e alle sfumature che ti rendono unico.
Un Viaggio nel Tempo: La Degustazione alla Cieca
In questo articolo, mi sono concentrato sulle riserve, con una degustazione alla cieca di 27 annate differenti: 11 del 2022, 10 del 2021, 4 del 2020, 1 del 2019 e 1 del 2018. Ho sintetizzato il giudizio da 1 a 3 stelle, dove le 3 stelle rappresentano il top.
L’Annata 2022: Un Bilancio Attento
Parliamo ora dell’annata 2022. Su 11 riserve degustate, solo 3 hanno ottenuto il massimo punteggio, a conferma di un’annata che fin dall’inizio non si è rivelata particolarmente espressiva nei profumi né equilibrata. Tuttavia, alcune etichette si sono distinte per la loro tipicità, franchezza e piacevolezza. In particolare, Il Palagione Ori, La Lastra, e Tenuta le Calcinaie Vigna ai Sassi si sono mostrate all’altezza delle aspettative. Questi vini, pur mostrando caratteristiche notevoli, sono probabilmente già nella loro fase di massima espressione e godibilità.
L’Annata 2021: Una Vera Eccellenza
L’annata 2021, invece, ha visto 5 delle 10 riserve aggiudicarsi le 3 stelle, dimostrando una qualità straordinaria. Cappellasantandrea Prima Luce, Cesani Sanice, Il Colombaio di Santa Chiara L’Albereta, Terre di Sovernaja Assola, e Vagnoni I Mocali sono state le protagoniste di questa annata. Qui si parla veramente di grandi Vernaccie! Stili diversi, versanti diversi e filosofie diverse che convergono tutte nel dimostrare e confermare che quando l’annata è propizia, la Vernaccia riesce ad esprimersi su livelli altissimi. Già si percepiscono le note marine, iodate e salmastre tipiche di un’evoluzione che si incastra in strutture ben presenti e su freschezze che preludono a una lunga e sempre più godereccia vita.
L’Annata 2020: La Femminilità della Vernaccia
L’annata 2020, caratterizzata da un clima caldo, ha premiato ed esaltato il lato femminile di una Vernaccia troppo spesso considerata “maschia”. In questa annata, Isabella di San Quirico e Signorina Vittoria di Tollena si sono guadagnate le 3 stelle. Nonostante un’annata che non ha esaltato la potenza olfattiva della Vernaccia, evidenziandone piuttosto la struttura e la sostanza, queste due etichette si sono distinte per freschezza, eleganza e piacevolezza. Forse non saranno le Vernacce del secolo, ma sicuramente allieteranno palati fini ed esigenti per molti anni a venire.
L’Annata 2019: Il Manifesto di Mareterra di Casa Lucii
Tra le riserve degustate, un vero gioiello si è rivelato nell’annata 2019: Mareterra di Casa Lucii. Questa Vernaccia ha ottenuto 3 stelle con lode, rappresentando una splendida annata e una superba interpretazione di questo vino. Non mettere la conchiglia all’orecchio per sentire il mare; stappa questa Vernaccia e sentirai il mare! Ecco come evolve questo vitigno unico e distinguibile tra tutti. Mareterra di Casa Lucii è l’estrema, poetica e clamorosa sintesi di questo grande bianco: “bacia, lecca, morde, picca e punge!” Un’esperienza sensoriale unica che cattura la magia del mare e la profondità della terra.
L’Annata 2018: Una Sorpresa da Podere La Casa Rossa
Un’altra sorpresa è arrivata con l’annata 2018 di Podere La Casa Rossa. Questo vino si è rivelato un autentico gioiello, mostrando una Vernaccia capace di sorprendere e deliziare. Con i suoi profumi complessi e la struttura elegante, Podere La Casa Rossa ha dimostrato che la Vernaccia di San Gimignano può eccellere anche nelle annate meno celebrate. È stata una scoperta piacevole, un vino che ha saputo conquistare con la sua personalità distintiva e il suo equilibrio perfetto.
Incontro con i Custodi della Tradizione
Mi piace sottolineare che oltre alle degustazioni, uno degli aspetti più affascinanti dell’anteprima è stato l’incontro con i produttori. Questi veri e propri custodi della tradizione ci hanno aperto le porte delle loro cantine e del loro cuore, condividendo le passioni e le sfide quotidiane del loro lavoro. Ascoltare le loro storie è stato come leggere le pagine di un diario