Vino di lunga storia e primo in Italia ad ottenere la DOC, la Vernaccia di San Gimignano ha appena festeggiato il 50° della sua denominazione.
“Questi anni sono serviti per mettere le basi” – dichiara Stefano Campatelli, Direttore del Consorzio della Denominazione San Gimignano – “per creare le condizione affinchè la Vernaccia sia conosciuta in tutto il mondo”
Il suo cinquantesimo è stato onorato da una grande vendemmia, quella del 2016 che ha regalato vini di carattere e di bella struttura.
“L’andamento stagionale 2016 ci ha aiutato” – dichiara Letizia Cesani, Presidente del Consorzio della Denominazione San Gimignano – “infatti anche la data di vendemmia è arrivata a metà settembre, come una annata ordinaria, con uno stato sanitario delle uve molto buono. Sono vini di grande equilibrio di grande struttura, freschi al punto giusto ma Vernacce vere che hanno anche aspettative di longevità”
Uno dei pochi bianchi in una regione di rossi la Vernaccia conferma la sua unicità, mantenendo ben stretto il rapporto con il suo territorio.
“L’approccio di degustazione deve essere totalmente diverso” – prosegue Letizia – “se tradizionalmente un consumatore, un appassionato si avvicina ad un vino bianco ricercando aromaticità e acidità, questo nella Venaccia non lo trova. Bisogna infatti andare oltre, bisogna cambiare i parametri tradizionali, ed in questo la Vernaccia è un vino davvero unico.”
Vino territorio e memoria è la storia secolare della Vernaccia di San Gimignano una pubblicazione che racconta un luogo unico al mondo come lo è il vino che lo rappresenta.
“Oggi chi bene Vernaccia chi beve vino in generale lo fa per vivere un’esperienza” – prosegue Letizia – “un’emozione, in un bicchiere di vino sono racchiusi i tetti di questa città le torri, le vigne i panorami, la storia delle persone. Questo abbiamo voluto raccontare in questo libro.”
L’esperienza Vernaccia diventerà a tutto campo, attraverso la ristrutturazione della Villa della Rocca che diventerà una vera e propria Academy della denominazione
“Tante tecnologie che aiuternanno a divulgare il nome della Vernaccia di San Gimignano” – commenta Stefano Campatelli – “con anche l apossibilità di fare degustazione di Vernaccia di partecipare a Master Class, corsi e seminari sulla Vernaccia, tante iniziative da fare sul territorio”